TEANO – Picchia ripetutamente la sua compagna. Finisce in carcere, perde l’amore ed anche il posato di lavoro. Tutto è accaduto dopo la denuncia della donna che subito dopo lo lascia e ritorna dai genitori. Inoltre, considerato il fatto che i due lavoravano nella stessa azienda, il titolare ha deciso immediatamente di licenziare l’uomo violento. Un’azione, probabilmente, assunta sopratutto per tutelare la vittima. Lui, dopo qualche giorno in carcere, è ritornato a casa, dove resta agli arresti domiciliari. Protagonista della vicenda Cosimo Laurenza. L’uomo – di circa trenta anni – originario di Teano da diversi anni si era trasferito in Lombardia, per l’esattezza, nella provincia di Milano per motivi di lavoro; un impiego che aveva trovato presso un’azienda di trasporti come magazziniere. Qui aveva conosciuto una donna divenuta prima la sua fidanza e, successivamente, la sua compagna. I primi mesi di convivenza sarebbero trascorsi con tranquillità: poi, purtroppo, la gelosia avrebbe preso il sopravvento determinando così la deriva del rapporto di coppia. Dopo le prime liti, Laurenza avrebbe iniziato a maltrattare la compagna; prima attraverso minacce ed offese, passando poi alle vie di fatto picchiando più volte la donna. L’ultima violenta lite sarebbe accaduta pochi giorni fa, quando l’uomo avrebbe sferrato alcuni pugni – di cui uno in pieno viso – alla sua compagna. Le urla della donna avrebbero attirato l’attenzione dei vicini che – preoccupati – avrebbero allertato la polizia. Una pattuglia del 113 sarebbe giunta sul posto mentre le prepotenze di Cosimo erano ancora in atto. Per questo motivo l’uomo veniva bloccato e trasferito in commissariato. Da qui, dopo le formalità di rito, veniva associato al carcere circondariale. Pochi giorni dopo il fermo, il giudice per l’indagini preliminari, convalidando l’arresto, concedeva all’uomo gli arresti domiciliari. Già in passato, Laurenza, si sarebbe reso responsabile di episodi simili. Circa cinque anni fa, l’uomo fu protagonista di un’aggressione nei confronti di una ragazza – all’epoca sua fidanzata – in una piazza lombarda. In quel caso, Cosimo fu solo denunciato e riuscì a cavarsela anche grazie al fatto che la vittima ritirò la querela.
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