piedimonte matese. Il presidente delle Repubblica, Giorgio Napolitano, è stato informato della vicenda di Vincenzo La Motta. Grazie all’ambascitrice di pace Agnese Ginocchio che ha scritto una lettera al presidente per tentare di aiutare il 50enne di Piedimonte Matese.
L’altro giorno, lex precario annunciò, su Facebook: “vendo unb rene per sorpavvivere. Vende un rene per salvare la propria famiglia e per evitare che la madre – invalida al 100%– venga sfrattata dalla sua stessa casa, costruita dopo anni di duro lavoro in Francia. Un’abitazione prima ipotecata e poi acquistata all’asta. E’ la disperazione, probabilmente, a spingere Vincenzo La Motta – 50enne – ex collaboratore scolastico precario, trasformato dalla riforma Gelmini da uomo normale in disperato. L’annuncio, La Motta, lo fa attraverso il social network Facebook. Poche righe nelle quali si coglie bene il drammatico momento che vive il 50enne di Piedimonte Matese. «Per gli eventi recenti della mia vita ho deciso di vendere un rene per continuare a sopravvivere. So benissimo che è reato, ma è anche reato - di coscienza - appropriarsi e vendere una casa dove abita un'anziana invalida e indifesa per soddisfare gli "usurai legalizzati”. Non vedo la differenza fra donare e vendere, nella sostanza è uguale: si toglie un rene. La differenza è solo nel compenso. Basta guadarsi intorno per capire che tutto si fa per lucro, quindi facciamo meno gli ipocriti. Ho un rene a disposizione per chi ha bisogno, ma al suo prezzo.
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