pietravairano. Una cartellina con le copie di alcuni assegni potrebbe dare l’impulso ad una nuova indagine nell’ambito delle tangenti al comune di Pietravairano. Non si tratterebbe di un caso nuovo ma di un episodio o di una serie di episodi legati alla precedente amministrazione comunale, quella capeggiata dal sindaco Dario Rotondo.
I documenti - probabilmente molto compromettenti - sarebbero venuti fuori per caso, nascosti, fra i faldoni del municipio. Ieri il blitz delle fiamme gialle di Piedimonte Matese che si sarebbero recate in comune, a Pietravairano, per acquisire l’intera documentazione e per avviare l’inchiesta necessaria a chiarire i fatti.
Sarebbero degli assegni rilasciati dalla società toscana che alcuni anni fa comprò l’antico castello della città dalle mani della famiglia Bruno dopo che la stessa l’aveva offerto - gratuitamente- al comune che rifiutò perchè ritenne costoso dover pagare il solo atto notarile della donazione.
Gli assegni sarebbero spediti, alcuni anni fa, per posta al municipio pietravairanese e messi a disposizione dell’amministrazione dell’ex giunta guidata dal sindaco Dario Rotondo.
Saranno ora le fiamme gialle matesine- che già condussero l’inchiesta su “Longa Manus” a chiairire le ragione dell’emissione degli assegni e i motivi e chi li ha incassati. L’acquisione dell’intera documentazione potebbe continuare ancora oggi, da parte delle fiamme gialle matesine che drovanno fare luce sulla questione.
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