castel capagnano. Frane al cimitero, completato il trasferimento delle tombe. Circa 400 tombe rischiavano di finire nel sottostante fiume Volturno. Completato l’intervento che ha permesso di trasferire l’ala pericolante del camposanto in una nuova struttura.
L’area individuata è quella del parcheggio dello stesso cimitero. Il costo dell’intervento supera i 260mila euro, una somma totalmente a carico della regione Campania. Un’ala del cimitero del paese, da diversi mesi, scivola, ogni giorno, di tre centimetri verso valle.
La struttura sacra è praticamente spaccata in due con una crepa che si amplia sempre più. Il sindaco del paese - Giuseppe Di Sorbo, rieletto alla guida del piccolo comune circa due anni fa – dopo aver disposto la chiusura del Camposanto, ha avviato le iniziative necessarie per tutelare la pubblica incolumità e per salvaguardare i defunti del paese.
Un problema verso il quale l’amministrazione comunale sta lavorando in sinergia con la protezione civile, vigili del fuoco e le autorità competenti.
Gli esperti del Genio Civile hanno avuto il compito di definire i sistemi per collocare la nuova struttura che dovrà ospitare i loculi pericolanti.
Il movimento franoso è iniziato il 15 marzo di un anno fa, in seguito alle forti precipitazioni verificatesi nei primi mesi di quell’anno.
L'area interessata, che è situata sulla sponda del fiume Volturno, potrebbe franare , in maniera catastrofica, proprio nel corso d’acqua stesso con una seria compromissione della pubblica e privata incolumità e dell'igiene pubblica. L’area interessata dalla frana già in passato aveva creato problemi; nel 1970 ci fu il primo smottamento che fu bloccato con pareti in cemento armato per evitare la corrosione determinata dalla corrente del Volturno.
Fu elaborato un progetto per il consolidamento dell’area che fu attuato a partire dal 1994. Ora, a distanza di 16 anni il problema si ripresenta, nella medesima area, in maniera ancor più grave.
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