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venerdì 17 giugno 2011

Riardo - Acqua buttata, ItaliaNostra contro Ferrarelle



Riardo - Diciassette milioni di litri d’acqua buttati in un canale. Prelievo eccissivo della risorsa idrica. Dubbi sui vantaggi per l’intera collettività, non solo riardese. Le prove tecniche dei pozzi non dovrebbero passare attraverso uno spreco così marcato dell’acqua.
E’ questo in sintesi il pensiero di Maria Carmela Caiaola, presidente, per la provincia di Caserta, di ItaliaNostra.
“La Ferrarelle - scirve Caiaola - nota azienda di acque minerali, sta realizzando prove tecniche su un nuovo pozzo, prima che lo stesso venga poi allacciato alle condotte per l’imbottigliamento. Per far ciò, però, una pompa sta emungendo l'acqua, per 24 ore al giorno, da più di 4 mesi, alla velocità di 100 lt./min.: il calcolo è presto fatto: 17 milioni di litri d'acqua che vengono gettati in un piccolo canale.
Al di là del rispetto della normativa e della necessaria prudenza prima di utilizzare l'acqua prelevata dal nuovo pozzo, si rileva il fatto che la preziosa risorsa potrebbe probabilmente essere usata per l'irrigazione o anche solo, d'accordo con il Comune, per pulire le strade e gli spazi pubblici. Ma è anche un'occasione di riflessione sul volume degli emungimenti e sulle conseguenze per la falda acquifera profonda.
Quali sono i controlli che gli enti pubblici, in particolare Comune e Regione, fanno sulla situazione idrogeologica dell'area? In tempi in cui l'opinione pubblica è avvertita dell'importanza dell'acqua come risorsa e bene comune da tutelare (vedi il recente referendum), a fronte di tale prelievo, quali sono le garanzie e i vantaggi per la collettività?”
I dubbi espressi da Caiola sembrano essere condivisi da una buona parte di cittadini riardesi e di ambientalisti che non vedono di buon occhio ciò che Ferrarelle sembra attuare per prassi. Sarebbe curioso conoscere, a proposito il pensiero del FAI che da poco ha stretto un patto con Ferrarelle.

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