pignataro maggiore. Sarà depositato nella prossima settimana il ricorso contro l’arresto dell’ex sindaco Giorgio Magliocca.
Questa volta a pronunciarsi saranno i giudici della Cassazione che dovranno analizzare la documentazione prodotta dall’avvocato Filippo Trofino e le richieste avanzate dal legale di Magliocca.
Un ricorso che si è reso necessario dopo il respingimento della richiesta di scarcerazione da aprte dei giudici del riesame di Napoli. Trofino tenterà ancora di riportare in libertà l’ex primo cittadino che è in custodia cautelare dallo scorso marzo.
Intanto le motivazioni alla base della decisione dei giudici partenopei sembrano rafforzare la tesi dell’accusa. Soprattutto attribuiscono forte valore alle denunce fatte dall’allora leader di opposizione Raimondo Cuccaro, oggi sindaco del paese con un largo successo elettorale nelle elezioni dellos corso maggio.
Per i giudici del riesame di Napoli, sono attendibili le accuse formulate da Raimondo Cuccaro - attuale sindaco della città - Eliseo Cuccaro e Francesco Parisi. Ora, la difesa di Magliocca ricorrerà in Cassazione per tentare di ottenere la scarcerazione dell’ex sindaco, in carcere dallo scorso marzo.
Determinante, quindi, per l’arresto di Giorgio Magliocca, le denunce presentate dal consigliere di minoranza Raimondo Cuccaro. Inuna denuncia presentata nel 2007 Cuccaro scriveva: “sono stato candidato a Sindaco nella lista "Unione Popolare Per Pignataro" nelle elezioni amministrative del 28 e 29 maggio 2006, ho ricevuto 2321 voti; sono mancati solo 7 voti per superare l'antagonista, attuale sindaco, Giorgio Magliocca che ha improntata una campagna elettorale all'insegna della denigrazione, dell'ingiuria, diffamazione e calunnia. La misura è colma e soprattutto oggi che ho una funzione istituzionale pubblica intendo adempiere ad un dovere civile e riferire a questa giustizia i fatti a mia conoscenza: In un pubblico convegno tenutosi il 15/03/2007 sul tema della legalità il Sindaco nel suo intervento ebbe a dire: «anche in questa sala qualcuno si presenta vestito come persona per bene invece ha stretti rapporti di affari con la camorra locale», Il riferimento era al gruppo politico di sinistra.
In pubblico consiglio comunale del 22/03/2007 dopo che il Sindaco ribadì ancora una volta che nel mio gruppo vi erano consiglieri sciolti per connessione diretta ed indiretta con la camorra, chiesi la parola e dissi: «ti devi togliere il vizietto di fare accuse indebite, sei tu che cenasti con il camorrista Lello Lubrano presso il ristorante Ebla di Triflisco per patteggiare forse la futura attività amministrativa nel periodo pre-elettorale del 2002 ». Sulla circostanza dei fatti e sui contenuti della cena può riferire un tale Parisi Francesco.
"Sono capogruppo all'opposizione del Comune di Pignorare Maggiore; nelle scorse elezioni sono stato candidato a sindaco con una lista civica di centro sinistra "Unione Popolare per Pignataro "; sono stato sconfitto per soli 7 voti dall'attuale sindaco Giorgio Magliocca che reggeva già la precedente amministrazione. Nell'esposto che ho presentato il 19.4.2007 alla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ho fatto rjferimento ad una cena avvenuta nel periodo pre-elettorale del 2002 fra l'attuale Sindaco Giorgio Magliocca, consigliere provinciale, e Lubrano Raffaele, poi deceduto in un agguato camorristico in Pignataro Maggiore.
A questa cena erano presenti Eliseo Cuccaro, rappresentante locale del centro destra e Paris i Francesco di Pignataro Maggiore. Ho più volte avuto modo di incontrare nella Piazza di Pignataro Maggiore sia Parisi Francesco che Cuccaro Eliseo i quali, non solo mi hanno confermato la circostanza della cena, che si è tenuta presso il ristorante Ebla di Trflisco, ma ne hanno raccontato anche il contenuto della discussione”.
Bisognerà ora attendere le decisioni della Cassizione per capire il futuro giudiziario dell’ex primo cittadino pignatarese
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