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domenica 5 giugno 2011

Teano - Ospedale, i sidacati scrivono all'Asl

teano. Mentre il direttore sanitario del distretto, Diego Colaccio, chiede all’Asl l’invio di uomini e mezzi per garantire i turni di servizio nel Psaut, i sindacati scrivono all’Asl per evitare il totale trasferimento del distreto nella sede del vechio ospedale cittadino.
Infatti, secondo alcune fonti confidenziali, la delocalizzazione di tutti i servizi del distretto presso la struttura dell’ex ospedale dove dovrà anche essere insidiato l’ospedale di Comunità.
Due cose che potrebbero ostruirsi a vicenda.
Ospedale di comunità, tagliati i posti letto ancor prima di entrare in funzione. Se il buongiorno si vede dal mattino, allora, è faciule ipotizzare come finirà. L’asl ha deciso che i posti utili per la nuova struttura operatuva scenderanno da 20 a 15.
L’ospedale di comunità dovrebbe essere operativo dal prossimo 15 giugno. L’obiettivo - spiega il medico Roberto Conca - è quello di conservare il Psaut in città per le piccole urgenze territoriali. Si tratta, in ogni caso, continua Roberto Conca, di contentini se si considera che Teano è una città abituata da sempre ad avere tutti i servizi sanitari. Siamo impegnati - conclude Conca - a mantenere il personale necessario”. L' Ospedale di Comunità si definisce come struttura residenziale o semiresidenziale intermedia nata dall'esigenza di dare una risposta ai bisogni di salute per quella fascia di pazienti che non necessita, a giudizio del Medico di Medicina Generale, dell' Ospedale per acuti corrispondente al secondo livello di assistenza sanitaria, ma nel contempo non può vedere risolti tutti i propri problemi sociosanitari in ambito domiciliare, attraverso l'A.D.I. o presso una R.S.A. a indirizzo riabilitativo. L'alto costo che oramai caratterizza l'intero quadro delle prestazioni ospedaliere in rapporto alla gestione delle patologie cronico - degenerative, unitamente all'incremento che tali processi morbosi hanno subito nel tempo e che subiranno a causa del progressivo invecchiamento della popolazione, impongono una sempre più attenta e mirata riflessione rispetto alla possibilità di definire e sviluppare modelli assistenziali alternativi al ricovero ospedaliere in grado di modificare, in senso migliorativo, il rapporto costo - benefìcio.

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