Piedimonte Matese. Truffa, sottoprocesso dipendente dell’ospedale matesino. Produceva falsi certificati di malattia per non andare a lavoro. Inoltre qualcuno avrebbe timbrato il cartellino a suo posto. L’uomo è accusato anche di aver monetizzato i buoni pasto per il periodo in cui era assente.
Tutto è rinviato al 25 maggio 2012 per la seconda tornata di testimonianze nel procedimento penale che vede imputato Pietro Di Lillo per truffa in base all’articolo 640 del codice penale , ex dipendente presso l’ospedale territoriale di Piedimonte Matese .
Nella mattinata di venerdì sono stati ascoltati come testi un poliziotto presso il nucleo di polizia giudiziaria della procura di S. Maria Capua Vetere e l’ex direttore sanitario Roberto Capitani . In sintesi – è stato ricostruito- ha presentato vari certificati medici per assentarsi ma al contempo risultava presente al posto di lavoro: qualcuno timbrava il cartellino al suo posto.
Da qui gli accertamenti e l’avvio del procedimento .Il poliziotto è stato incaricato – ha spiegato – di eseguire una serie di accertamenti sul sistema di verifica del sistema marcatempo installato nel nosocomio matesino oltre che di effettuare dei controlli sulla certificazione medica per malattia dal gennaio ad ottobre 2005.
In particolare- ha testimoniato- un certificato risulta corretto ed il medico che lo ha redatto, sentito dal poliziotto ha disconosciuto la paternità di quella firma. Il professionista convenzionato con il sistema sanitario pubblico sarà ascoltato nella udienza rinviata nella prossima primavera.
Il poliziotto ha anche riferito che è stata riscontata l’esistenza di documentazione attestante la fruizione-monetizzazione di buoni pasto.
L’ex responsabile sanitario ha risposto alle varie domande, a cominciare dall’organizzazione degli uffici(sanitario ed amministrativo), formulate dal pubblico ministero, dalla difesa ( respinta una richiesta di intransportabilità dell’imputato per ragioni di salute) e dal magistrato ed in particolare anche sull’andamento del lavoro straordinario, all’epoca particolarmente accentuato : nel caso non vi era autorizzazione allo svolgimento di straordinario” ha riferito Capitani che non era a conoscenza di quella certificazione medica . L’istruttoria dibattimentale proseguirà, dunque, il maggio 2012.
Sarà quindi il prosieguo del processo a chiarire esattamente la dinamica dei fatti contestati e l’attribuzione di eventuali responsabilità. L’imputato ha sempre respinto ogni addebito dicendosi estraneo a ogni accusa.
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