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venerdì 6 febbraio 2009

Appia: attenti agli autovelox nascoti

TEANO - Diversi impianti di autovelox, collocati luno la statale Appia, rappresentano autentiche trappole per gli automobilisti. Ciò, nonostante l'ammonimento del prefetto Monaco che, los corso dicembe, aveva chiesto a tutti i sindaci della provincia dia deguare gli impanti. Il Prefetto, in una dettagliata dettagliata nota, aveva ricodato a tutti i primi cittaddi che gli autovelox rappresentano «un'eccezione alla regola generale, che resta quella della contestazione immediata delle violazioni». Nel documento si sottolinea che «l'unico scopo del loro utilizzo deve essere quello di garantire la sicurezza della circolazione stradale. Non è ammissibile, invece, che assumano funzioni diverse, divenendo in pratica una fonte atipica di incremento per le entrate comunali, e finendo oltretutto per non assolvere lo scopo per il quale erano stati previsti». E nell'additare «il numero elevatissimo di ricorsi per l'annullamento dei verbali ricevuti», il prefetto osserva: «La funzione preventiva non si raggiunge certamente nel caso in cui l'autovelox è collocato in determinati punti pericolosi (ad esempio, in prossimità di cavalcavia, o in località in cui la carreggiata è ristretta o su tratti sdrucciolevoli o altro), nei quali il conducente è indotto a rallentare bruscamente il veicolo. Perché in tali circostanze vengono a determinarsi proprio quelle situazioni di pericolo che invece l'apposizione di limiti di velocità e l'installazione di sistemi di controllo a distanza dovrebbero giustificare. Analoghe considerazioni, valgono per quei rilevatori posizionati dietro alberi, pali o siepi, ovvero nascosti in stradine periferiche ». A distanza di quasi due mesi, tuttavia, questi precetti non sembrano essere stati ancora recepiti.
E gli autovelox «trappola», collocati in postazioni in cui risultano difficilmente visibili, continuano a proliferare. Anche perché evidentemente — come sottolineato dal prefetto Monaco — l'obiettivo è più quello di aumentare le contravvenzioni Statale Appia Nell'arco di poco più di dieci chilometri sono stati posizionati tre autovelox da parte di altrettanti Comuni per rimpinguare le casse comunali, che garantire maggior sicurezza. E non a caso, in quei tratti di strada vengono spesso arbitrariamente imposti limiti di velocità assai inferiori ai 90 km/h previsti dal codice per le arterie extraurbane. Un esempio paradigmatico in tal senso è offerto dalla statale Appia, dove nell'arco di poco più di 10 chilometri sono stati posizionati tre autovelox da parte di altrettanti Comuni. Il primo, venendo da Nord, a Francolise. È piazzato ben oltre la carreggiata, in un terreno contiguo, ed è nascosto da una fitta vegetazione. Essendo collocato a valle di un dosso, risulta praticamente invisibile in anticipo per chi arriva dalla direzione Napoli. Il limite di velocità è fissato a 50 km/h. Il secondo, nel tenimento di Teano, appena dopo l'ampia curva di Maiorisi, per chi viene da Sud, è interamente coperto da un grosso albero che ne impedisce il riconoscimento, se non all'ultimo istante. Anche in questo caso, il limite di velocità è fissato a 50 km/h. Il terzo si trova a Pignataro Maggiore, al termine della discesa di un cavalcavia che porta naturalmente ad acquistare velocità. La velocità massima, in questo caso, è però fissata ad 80 km/h e le multe scattano a 87km/h.

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