RIARDO - Il piano di taglio occupazione, proposto l’altro giorno dai vertici di Ferrarelle, preoccupa la piccola cittadina dell’Alto Casertano. Gran parte dei 62 esuberi previsti dall’azienda, riguardano dipendenti riardesi che offre la gran parte dei lavoratori allo stabilimento. Scarasa la fiducia della gente nei sindacati perché ritengono che essi poco o nulla potranno fare per far tironare l’azienda sui propri passi. L’annuncio dell’esubero ha colto di sorpresa anche i sindacati che il giorno dopo sono apparsi ancor increduli e frastornati. La «Ferrarelle» - una delle più importanti industrie Europee nel settore delle acque minerali – ha previsto un esubero di 62 unità, su una forza lavoro totale di 250 addetti. Il piano di riorganizzazione è stato presentato ieri mattina ai sindacati con i quali la proprietà intende trovare soluzioni condivisi per l’applicazione del piano. Negli ultimi quattro anni nello stabilimento riardese sono stati investiti oltre 22 milioni di euro in nuove tecnologie. Contrazione del mercato, concorrenza sempre più agguerrita, e sempre meno disponibilità economica per il bilancio delle famiglie sarebbero – secondo l’azienda – i principali fattori che hanno determinato la formulazione del piano. Si tratta – precisano i sindacati di una perdita occupazione consistente verso la quale non possiamo che esprimere un giudizio assolutamente negativo. A nostro avviso si tratta di un taglio non giustificato dall’andamento generale dell’azienda sul mercato.
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