PIETRAMELARA – Pensantissime le motivazioni con cui il Tar della Campania ha accolto il ricorso contro l’esproprio che il comune voleva attuare a danno della chiesa. Un esproprio necessario per la costruzione di un’isola ecologica. Le motivazioni della sentenza sonos tate rese note ieri. Il Tar, quindi, boccia – definitivamente - l’isola ecologica di Pietramelara. I giudici del tribunale amministrativo campano, hanno infatti accolto il ricorso contro la realizzazione della struttura. Così, anche la discussione del merito, avvenuta, poca settimane fa, non sarebbe stata utile alla maggioranza guidata dal sindaco Luigi Leonardo. “L’amministrazione comunale – legge nella sentenza - si attivava all’insaputa del ricorrente per la realizzazione di un’isola ecologica, in spregio alla prescritta serie procedimentale, tipica della procedura espropriativa, culminata nella occupazione di una superficie di mq. 4.300. L’iniziativa – precisano i giudici - si presenta illegit-tima in quanto lesiva di ineludibili diritti costituzionalmente garantiti. Oltre ad una serie pesanti di violazioni, i giudici hanno evidenziato, nel comportamento degli amministratori di Pietramelara, “Manifesta ingiustizia. Irrazionalità. Illogicità. Perplessità. Carenza assoluta di istruttoria. Contraddittorietà. Violazione dei principi generali in tema di giusto procedimento. Inesistenza dei presupposti in fatto e in diritto. Eccesso di potere per difetto di motivazione. Acriticità. Apoditticità. Pretestuosità. Travisamento. Sviamento. Incompetenza. Violazione dei principi generali in tema di giusto procedimento.” Risulta pertanto evidente l’illegittimità della deliberazione del 20 giugno 2008, n. 69 in quanto adottata dalla Giunta Municipale in luogo del Consiglio Comunale.
Nessun commento:
Posta un commento