PIETRAVAIRANO – Nella piccola Pietravairano – comune dell’Alto Casertano - la campagna elettorale che si concludere con il rinnovo del consiglio comunale nel prossimo giugno è appena partita e già si registrano “singolari” iniziative. Infatti, qualche politico locale sta tentando di coinvolgere la folta comunità di romeni. Oltre 70 famiglie che rappresenterebbero circa 140 voti. Un numero che fa gola, in un piccolo centro, a qualsiasi schieramento. Così, nei giorni scorsi, dopo una serie di contatti informali, oltre cento raccomandate – tutte indirizzate a cittadini romeni, residenti in paese - sono spartite dalla casa comunale. Il documento è un sollecito affinché gli immigrati si attivino per richiedere l’iscrizione nelle liste elettorali del paese. L’iniziativa sembra essere stata assunta da qualche esponente dell’attuale maggioranza amministrativa, con lo scopo di assicurarsi le simpatie degli immigrati. L’attuale legge italiana però, per le amministrative, consente l’iscrizione nelle liste elettorali solo agli immigrati residenti da più di cinque anni, stabilmente, nel paese in cui si intende votare. Proprio intorno a questo particolare aspetto, quasi certamente, si svilupperà la disputa fra gli schieramenti che potrebbe anche approdare in Procura. La comunità Romena a Pietravairano è molto numerosa; gran parte di loro lavorano come autisti nelle aziende di trasporti. Altri, invece, sono impiegati come braccianti nelle aziende agricole del territorio. La restante parte è utilizzata come badanti o come collaboratrici domestiche. Nonostante si tratti di una comunità numerosa, però, l’integrazione è ancora una chimera: vivono isolati, non partecipano alla vita sociale, non si vedono in giro al punto che in paese la loro presenza non traspare. La sfida politica di Pietravairano si snoderà intorno alla successione a Dario Rotondo – sindaco in carica, al suo secondo mandato consecutivo – non più candidabile. Il gruppo di maggioranza appare diviso fra l’attuale vicesindaco, Antonio Del Sesto e l’assessore Alfonso Sica: il primo voluto da furor di popolo; il secondo, invece, ben visto dalla “casta”. Dall’altra parte, l’attuale guida dell’opposizione, Francesco Zarone.
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