PIETRAVAIRANO - Il Comitato Civico “per la tutela e la difesa di Pietravairano” scende in campo contro le cave presentando un doppio ricorso: una al Tar e l’altro al Consiglio di Stato. Una decisione accelerata dopo l’ordinanza del Tar che ha rigettato il ricorso presentato dal Comune di Pietravairano contro la delocalizzazione delle cave e cementificio Moccia a Pietravairano. Insomma, il comitato civico pietravairanese – presieduto dalla professoressa Maria Acquaro – ha assunto un’azione autonoma di opposizione, al fine di prevenire ogni altro eventuale “attacco del potere costituito” contro il territorio di Pietravairano. Contestualmente, inoltre, rivolge l’ennesimo appello all’Amministrazione Comunale, Sindaco in testa, affinché si proceda alla necessaria perimetrazione del già istituito Parco di “Monte Maggiore – Monte Monaco e Monte Fossato”, superando ogni impedimento “burocratico”. “Abbiamo fatto tante lotte – scrive Acquaro - e vinto varie battaglie, non possiamo perdere questa guerra, seppur dura e difficile. Di fronte ad un nuovo “colpo di mano” il dovere dei cittadini di difendere la propria salute e il proprio ambiente diventa ancor più inderogabile. La ratifica ad un piano di sviluppo “sostenibile” – precisa il presidente del comitato - compatibile cioè con le risorse ambientali del nostro territorio, è già avvenuta tramite le adesioni espresse sia dal Comune di Pietravairano che da altri 16 Comuni dell’Alto Casertano al Parco di “Monte Maggiore-Monte Monaco e Monte Fossato” e al “Parco delle Acque”. E’ su questa direttiva – conclude Acquaro - che continueremo ad impegnarci per tutelare e difendere “ ad oltranza” il nostro paese e poter così garantire alle giovani generazioni un futuro migliore di quello che ha dovuto subire, purtroppo, S. Clemente di Caserta, di cui in questi giorni stiamo seguendo, a mezzo stampa, le amare vicende.”
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