alvignano. Completate le comunicazioni degli avvisi di chiusa indagine relativa a quasi tutti gli autovelox della provincia di Caserta. In relazione ai sistemi di rilevazione adottati dal Comune di Alvignano risultano indagati: Domenico Bove, ex sindaco, difeso dall’ Avv. Angela Monaco, Pietro Mongillo, ex assessore, difeso (per ora d'ufficio) dall’Avv. Nadia De Marco, l’ing. Florio Bruno, ex assessore, difeso dall’ Avv. Antonio Battista, l’Avv. Cesare Ianniello, ex assessore, difeso dall’Avv. Raffaele Pannone, l’Avv. Pietro Ugo della Morte, ex dipendente, difeso dall’Avv. Giuseppe Stellato, il Maresciallo Franco Vincenzo Mario, difeso anch’egli dall’Avv. Raffaele Pannone, e Monia Giannadrea, legale rappresentante della Sercom srl, difesa dall'Avv. Nicola Maione.
I primi cinque e la signora Giannadrea risultano indagati perché, in concorso tra loro, in relazione alle rispettiva qualità ricoperte sopra indicate, procedevano alla stipula del contratto fra il Comune di Alvignano e la Sercom con il quale si affidava alla stessa ditta la fornitura della apparecchiatura elettronica per il controllo del traffico, il servizio di assistenza e consulenza tecnica per il rilevamento dell'infrazione, della fornitura del materiale fotografico, materiale di consumo e moduli verbali con ricevuta di ritorno, l'assistenza e la consulenza amministrativa per la stampa dei verbali e la ricerca dei dati.
La stipula sarebbe avvenuta senza rispettare la legge. Tutti avrebbero determinato intenzionalmente un ingiusto vantaggio patrimoniale, in favore della indicata ditta affidataria del servizio, nonché, per il Comune, il vantaggio conseguente agli introiti patrimoniali conseguenti al rilievo delle sanzioni. Il Maresciallo Franco, unitamente alla signora Giannandrea, risulta indagato perché nelle indicata qualità, in seguito all'utilizzo del sistema di rilevamento delle infrazioni al codice della strada, elevavano verbali di infrazioni a numerosissimi utenti della viabilità, in violazione di legge e con false attestazioni perché l'accertamento non veniva effettuato dall'organo accertatore ma da incaricati della ditta avvalendosi dello stratagemma di far apparire la sanzione accertata dal responsabile della polizia municipale. Così avrebbero determinato l'ingiusto vantaggio patrimoniale per il Comune per € 666.627,95 consistito negli importi delle multe e l'ingiusto vantaggio patrimoniale per la ditta sopraindicata per € 56694,06. Dopo le memorie difensive degli avvocati, la Procura deciderà se chiedere il rinvio a giudizio o dis
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