Il tecnico comunale Girolamo Parente |
L'ex sindaco Giorgio Magliocca |
pignataro maggiore. Sito di trasferanza momentaneo, il capo dell’ufficio tecnico comunale Girolamo Parente e l’ex sindaco Giorgio Magliocca dovranno essere processati. La prima udienza è fissata per il prossimo 20 gennaio. Lo ha stabilito il Gup (giudice per l’udienza preliminare) della 19esima sezione di Napoli. L’ex primo cittadino ha ffidato la propria difesa all’avvocato Mauro Iodice mentre Parente ha scelto l’avvocato Carlo De Stavola. Secondo la Procura avrebbero violato la norma che tutela l’ambiente e prodotto falso in atti d'ufficio. I fatti sono quelli realtivi alla realizzazione del sito di stoccaggio provvisorio per arginare l'emergenza rifiuti, negli anni bui in cui le strade dei paesi erano sommersa da immondizia. Secondo gli inquirenti il sito sarebbe stato realizzato in totale difformità dalle normative Arpac.
Secondo il gip, Alessandra Ferrigno, Magliocca e Parente, in concorso con Antonio Marotta, Giovanni Perillo e Guido Costanzo avrebbero creato un sistema di false attestazioni utili a realizzare una discarica in località Pezzatavolella, del tutto difforme da quanto contenuto nei progetti, consumando così il reato di falso in atti di ufficio. Magliocca, in particolare, avrebbe attestato l'idoneità e la conformità dei progetti per la gestione dei siti di trasferenza dell'immondizia non rispondenti alle prescrizioni dell'Arpac.Secondo l’accusa l'ex sindaco pignatarese, inoltre, con un'ordinanza sindacale attestava l'ultimazione e la regolare esecuzione dei lavori per la realizzazione del sito di stoccaggio provvisorio dei rifiuti. Secondo l’accusa il capo dell’ufficio tecnico, Parente, avrebbe invece omesso di vigilare sulla rispondenza tra progetto cartaceo e realizzazione dell'opera, attestando anche un computo di spesa errato.
Tutte accuse respinte dagli imputati che si mostrano sereni e sicuri di poter dimostrare la propria innocenza durante il processo che partirà fr aqualche mese
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