Giovanni Ferrante, volta pagina e attacca gli eccessi nel Pdl |
“Non sono affatto sorpreso, piega Ferrante, anzi sono fermamente convinto di rappresentare, senza alcuna demagogia e immeritatamente, quel malessere così tanto diffuso tra coloro che hanno aderito, creduto e lottato per il PdL a Piedimonte Matese, come nel resto d'Italia. E che il PdL sia ormai un partito abbandonato a se stesso, senza una guida ne, tanto meno, una linea lo dimostrano le condizioni del nostro Paese, stanco e moralmente demoralizzato, quanto i deboli sussulti di coloro che assunti a promotori “ipso iure” promuovono una festa di partito senza condividere la realizzazione della stessa con i legittimi rappresentanti istituzionali del PdL ne con i legittimi rappresentanti eletti sul territorio. E che dire dei tanti militanti, aderenti e simpatizzanti di tutto l'alto casertano completamente ignorati da qualsiasi invito? Molto probabilmente sarebbero stati comunque in tanti a disertare un evento male organizzato e poco interessante. Senza, peraltro, avere la possibilità di poter esprimere la propria delusione e la tanta rabbia accumulata per un sistema politico che tollera ancora l'esistenza di partiti dove il confronto politico non è consentito e la partecipazione è teleguidata. I consiglieri comunali di opposizione convinti della necessità di riprendere una discussione politica e, soprattutto, di fare chiarezza sulle prospettive elettorali che investiranno la città di Piedimonte Matese, hanno ritenuto opportuno confrontarsi con il coordinatore cittadino del PdL (Biagio Molitierno) per le iniziative da intraprendere e, soprattutto, per conoscere quale linea politica intende perseguire, sul nostro territorio, l'attuale vertice provinciale del PdL”.
Così Giovanni Ferrante ha inteso rimarcare l’amarezza di sua e di tanti altri militanti per la frattura all’interno del Pdl matesino.
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