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mercoledì 21 settembre 2011

Pignataro Maggiore: Beni confiscati, Napolitano si congratula con Cuccaro

Raimondo Cuccaro, sindaco di Pignataro Maggiore
pignataro maggiore. Il Segretariato  Generale della Presidenza della Repubblica, Ufficio per gli Affari Militari e Segreteria del Consiglio Supremo della Difesa ha inviato al sindaco di Pignataro Maggiore una missiva, controfirmata anche dal Presidente Giorgio Napolitano, nella quale ci si complimenta per la tempestiva attività di recupero dei beni dei clan e per la corretta procedura adottata dal primo cittadino, Raimondo Cuccaro. "Al riguardo - si legge nella prestigiosa lettera - nel constatare che ha già  correttamente interessato le Autorità Militari competenti, Le giunga l'apprezzamento del Presidente Napolitano per l'iniziativa intrapresa".
Il primo settembre scorso, infatti, il sindaco di Pignataro Maggiore aveva scritto alle massime autorità istituzionali italiane per chiedere ausilio tecnico e logistico per la messa in sicurezza della lussuosa dimora appartenuta al boss Raffaele Ligato. Il primo cittadino pignatarese, oggi, ha ottenuto un'attestazione importantissima che apre le porte alla definitiva riconversione della grande villa rimasta in abbandono negli anni precedenti.
"La sensibilità del Presidente Napolitano mi commuove e mi spinge a fare sempre meglio il mio dovere di sindaco - ha detto Cuccaro - la messa in sicurezza della struttura confiscata alla mafia è il prologo ai lavori di studio e analisi di fattibilità dei vari progetti che interessano il bene di via del Conte. Mi auguro che questo programma possa realizzarsi in tempi brevi con il sostegno delle Forze Istituzionali dello Stato. La sollecitazione di rilievo del Presidente Napolitano, sui massimi vertici delle Forze Armate nazionali, conferma l'inizio di una nuova stagione per la legalità a Pignataro Maggiore. Dopo anni di oblio e silenzi, vogliamo riconvertire quegli immobili e rimettere nelle mani della Pignataro perbene un intero patrimonio che spetta di diritto a chi ha subito per anni l'onta della presenza camorristica".

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