pietravairano. Vendita del Castello medioevale e concessione del terreno comunale attiguo. Nuova puntanta nell’incchiesta delle fiamme gialle di Piedimonte Matese.
Nei giorni scorsi è stato convocato ed interrogato l’amministratore della Inge srl - il dottor Fabbri.
Probabilmente all’imprenditore toscano gli investigatori hanno chiesto spiegazioni su una serie di circostanze fra cui il ritrovamento di alcuni assegni che l’azienda avrebbe inviato al comune, durante l’amminisrazione guidata dall’ex sindaco Dario Rotondo.
Le fiamme gialle, ora, hanno gli elementi necessari da cui partire per fare chiarezza nell’intera vicenda che potrebbe portare ad un nuovo scossone dopo quello terribile di “Longa Manus”. Tutto partirebbe dalla concessione - probabilmente non proprio trasparentissima - di una grande fetta di bosco, alle spalle del castello, alla stessa società che pochi mesi prima aveva acquistato la fortezza. Una grossa parte di terreno comunale concesso dalla precedente amministrazione comunale, in uso gratuto alla ditta, senza alcun ritorno per le casse comunali.
Poi, sarebbe spuntata una cartellina con le copie di alcuni assegni. Non si tratterebbe di un caso nuovo ma di un episodio o di una serie di episodi legati alla precedente amministrazione comunale, quella capeggiata dal sindaco Dario Rotondo. Il mese scorso il blitz delle fiamme gialle che si sarebbero recate in comune, a Pietravairano, per acquisire l’intera documentazione e per avviare l’inchiesta necessaria a chiarire i fatti.
Saranno ora le fiamme gialle matesine- che già condussero l’inchiesta su “Longa Manus” a chiairire le ragione dell’emissione degli assegni e i motivi che hanno portato al loro incasso.
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