Cerca nel blog

venerdì 16 settembre 2011

Vairano Patenora - Don Luigi De Rosa vuole fare il sindaco, l'annuncio su Facebook

Don Luigi De Rosa durante una festa con alcuni giovani della sua Parrocchia
Vairano Patenora. Il prossimo sindaco della città potrebbe essere un prete. Una lista di uomini “mai stati in politica prima” per risollevare le sorti di un paese in evidente declino. E’ la sfida lanciata dal parroco don Luigi De Rosa che punta alla fascia tricolore del piccolo centro, snodo cruciale dei collegamenti fra la Campania, il Molise e il Lazio. Intende candidarsi alle prossime amministrative e per questo ha già chiesto la dispensa  ai propri superiori. E’ lo stesso parroco a scriverlo su Facebook: “ho chiesto alla congregazione per il clero di concedermi una dispensa speciale e candidarmi alle prossime elezioni amministrative”. Immediata la censura del vice vescovo della diocesi di Teano – Calvi, Don Pasqualino De Robbio, che – sempre attraverso Facebook – ha commentato: “spero, caro Don Luigi, che si tratti solo di uno scherzo perché, sai, la politica divide”.
Il parroco di Vairano Scalo e Marzanello fa sul serio e per rafforzare quanto scritto poco prima in un post sul social network lancia l’appello a “tutti gli uomini di buona volontà” affinché aderiscano alla sua idea e alla formazione della lista. Con una condizione però: dovranno essere tutti come le vergini spose. Cioè non saranno accettati coloro che si sono “macchiati” del peccato di una precedente candidatura in qualsiasi schieramento e in qualsiasi epoca. Non lascia alcun dubbio il messaggio del parroco sul Facebook: “Si reclutano possibili candidati. Unico requisito richiesto: immune da precedenti candidature”. Don Luigi è uomo d’azione, che non si perde dietro i preamboli ed ama passare dalle promesse ai fatti. Assicura quindi assicura che i tempi saranno brevissimi: “a giorni indico una riunione”.
Il mondo di Facebook si è scatenato, immediatamente, sommergendo di commenti – molti di sostegno – la bacheca del gruppo di discussione “I nostri politici sono adeguati alla nuova Italia?”.  “Devo dire che in molti scrive Giulio Donato B. stanno richiedendo la condizione necessaria "immune da precedenti candidature" per aggregarsi in una lista”. Fra le poche critiche ricevute quella di Diego V. “non sono d'accordo, ha tanto da fare come sacerdote verso la comunità che ha bisogno di ritrovare nella Chiesa un pilastro fondante per la famiglia. Se vuol fare il politico lo faccia, ma dismetta i panni del sacerdote, rinunci alla tonaca e potrà candidarsi dove e come vuole”. Don  Luigi non si perde d’animo e rimarca che “chiederò una dispensa. Il che vuol dire che rinuncio ad essere parroco, pur restando sacerdote ma senza parrocchia. In cinque  minuti ho avuto la disponibilità di 6 persone rispettabilissime”. E’ il suo ultimo commento sulla vicenda che ben presto si tinge di giallo. In serata, infatti, l’intera discussione viene rimossa dalla pagina Facebook e il parroco non ha inteso commentare in alcun modo la vicenda. Le persone a  lui più vicine hanno ridimensionato il tutto assicurando che voleva essere solo uno scherzo fra amici. Nessuno voleva generare polemiche. L’annuncio fatto da Don Luigi ha gettato nel panico la politica locale che già lavora per  la campagna elettorale della prossima primavera. Una candidatura di Don Luigi – figura capace di calamitare numerosi consensi - significherebbe la rottura di consolidati schemi. Giancarlo Izzo

Nessun commento:

Posta un commento