Alife. Sicurezza sul lavoro. Norme violate. Due imprenditori di Alife finiscono sotto processo. Secondo l’accusa, mossa dalla Procura sammaritana, il 53enne Luigi Di Caprio e il 48enne Emilio Pece, in concorso tra loro, nella qualità di legali rappresentanti della società DCP Impiantistica s.r.l., per colpa consistita in imprudenza, negligenza ed imperizia, nonché inosservanza delle norme poste a tutela degli infortuni sul lavoro, non avendo messo a disposizione del lavoratore un’attrezzatura adeguata alla mansione da svolgere, cagionavano a Giuseppe Gaetano lesioni personali dalle quali derivava una malattia (trauma cranico e ematoma) superiore ai quaranta giorni. In particolare - secondo i pubblici ministeri -, mentre Gaetano era intento a lavorare nel cantiere, sito in via Don Pasquale Panella, per la realizzazione di due fori nel muro necessari per l’impianto di condizionamento, ad un’altezza di tre metri dal suolo a mezzo di una scala, perdeva l’equilibrio e cadeva battendo la testa a terra. I titolari dell’impresa omettevano, in sostanza, di fornire attrezzature adeguate al loro dipendente. I fatti risalgono all’11 luglio del 2009 e accaddero nella comunità alifana. L’altro ieri mattina si sarebbe dovuta svolgere una udienza del procedimento penale a carico dei due uomini presso il tribunale monocratico di Piedimonte Matese. Il Got, dott. Carmela Sorgente, ha rinviato la discussione in aula al 7 dicembre 2012 per il prosieguo dell’istruttoria dibattimentale. La causa è talmente importante da essere trattata da un giudice togato. Entrambi gli imputati sono assistiti dall’avvocato di fiducia, Claudia Boggia.
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