Picierno Raffaele |
teano. I cittadini chiederanno lo stato di “calamità elettorale”.
Scriveranno al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al quale
manifesteranno tutti i disagi e le sconfitte che la città sta subendo,
ininterrottamente, da oltre un decenio. Dopo i danni subiti dal paese
per i temporali dei giorni scorsi, e, probabilmente, per l’assenza di
una politica di “semplice manutenzione” della cosa publbica, un gruppo
di cittadini ha deciso di costitutirusi in comitato permanente per “la
resurrezione della città”. Così, mentre da un lato gli amministratori giocano ad emulare i disastri
che hanno colpito altre zone della nazione, chiedendo lo stato di
calamità naturale, dall’altro canto, diversi cittadini si convincono che
la verà calamità per un paese è quella di essere mal governato. “In
circa dieci anni - scrive il nascente comitato - abbiamo perso tutto
quello che c’erà da perde: la guardia di finanza, il tribunale,
l’ospedale, le fabbriche e ora, anche, lo storico incontro.
Probabilmente chi ha governato in questi anni non sarà esente da
colpe. Per questo chiediamo al Presidente della Republbica lo stato di
calamità elettorale”. E’ la trovata - sicuramente ironica - con cui un
gruppo di teanesi mostra tutto il proprio disagio per le condizioni in
cui versa il paese.
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