Uno dei tre locali incendiati in meno di un mese |
teano. Sicurezza e crisi del commercio e delle attività artigianale. Analisi dello stato attuale e sbocchi futuri. Gli operatori sidicini si sono incontrati ieri sera per discutere del presente e programmare il futuro. Uno dei possibili volani per l’economia locale e quindi per il commercio, potrebbe essere il centro commerciale naturale. Un progetto che sembra essere importante per la città sidicina. Sul tavolo della riunione, inoltre, c’è stato anche l’argomento sicurezza. Sembrano essere sempre di più i commercianti preoccupati dopo i tre attentati incendiari contro tre attività commerciali del paese. Se una fetta di popolazione sembra orientata a considerare gli episodi come frutto di una mera bravata oppure come semplici fatti di vandalismo; dall’altro canto ci sono altri che senza dubbio parlano di un ritorno del racket. L’ultimo episodio è avvenuto tre notti fa, quando il fuoco è stato acceso contro il portone de “La dolce vita”. Anche in questo caso è stato usato un panno imbevuto di benzina e incastrato fra la serranda e la porta dell’attività commerciale. I titolari della struttura giurano di non aver mai ricevuto minacce ne richieste estorsive. Il 14 ottobre scorso fu colpito il locale di una parrucchiera, nel centro della città sidicina. Quella notte, qualcuno, incastrò un gionale ed alcuni stracci imbevuti di benzina fra la serranda e il portone del negozio. L’allarme lanciato da alcuni inquilini del palazzo evitò un bilancio più pesante. Pochi i dubbi che ad agire possa essere stata la mano del racket. Infatti l’ora in cui venne apiccato l’incendio e la metodologia usata sembra condurre all’intimidazione verso i titolari dell’attività artigianale. Pocni giorni fa il fuoco ha divorato il deposito della pizzeria “Ma tu vuliv a pizza”. Una tanica ancora sporca di benzina, ritrovata fuori dal locale, spazza via ogni dubbio sull’orgine del rogo: sarebbe stato un atto doloso.
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