pignataro maggiore. Nuroll, i turchi non mantengono le promesse e annunciano l’arrivo della cassa integrazione. Scoppia la protesta fra i 110 lavoratori della struttura pignatarese. Ieri sono state attuate otto ore di sciopero. Sale altissima la tensione in una terra già martoriata e desertificata, sotto il profilo occupazionale.
“La nuova proprietà, precisa Gianluca Teratone della Cgil, aveva più volte promesso l’ampliamento della produzine e l’entrata a regime delle linee. Purtroppo non è così, continua il sindacalista, tanto è che, ora, la dirigenza dell’azienda annuncia la cassa integrazione. Non rassicura i lavoratori la dichiarazione rilasciata dall'azienda secono la quale la linea acquistata di recente in Francia e destinata ad essere installata in Turchia, sia rivolta al mercato asiatico e che l'azienda di via del Conte continuerà a rivolgersi al mercato europeo. Al momento i sindacati chiedono la presentazione di un piano industriale redatto dalla Polinas in funzione del quale potranno valutare le reali prospettive future del sito industriale di Pignataro Maggiore. "Al momento siamo preoccupati - ha dichiarato Gianluca Teratone della Rsu di Nuroll - in ottica di prospettiva futura e non per l'immediato. Speriamo che le istituzioni e la popolazione ci siano vicine e siano sensibili alle istanze che potranno giungere da via del Conte".
Sia i lavoratori, sia le rappresentanze sindacali provinciali, sono preoccupati soprattutto dal rischio di obsolescenza degli impianti di via del Conte che in futuro potrebbero rendere non competitivo l'opificio locale, confidando -per questo-, nel fatto che la nuova proprietà investa in rinnovamento e tecnologie
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