L'assessore Ermanno Palumbo |
Il comune ha previsto un introito maggiore, rispetto al passato, che dovrebbe ammontare a circa 5mila euro per ogni anno. Finora, invece, nelle casse del comune sono entrati poco più di mille euro l’anno.
Sarebbe stato un preciso esposto - sembra a firma di un consigliere di minoranza del comune di Riardo - a scatenare l’indagine dei militari dell’arma. Il blitz scattato lo scorso fine ottobre sembra essere articolato in due fasi. La prima si è concretizzata con un sopralluogo presso la struttura del camposanto riardese dove i carabinieri, agli ordini del maresciallo Pasquale Mariano, avrebbero accertato la presenza della ditta e identificato i lavoratori in quel momento impegnati per la sistemazione e la gestione delle lampade votive. Secondo quanto sarebbe stato scritto nel ricorso la presenza della ditta all’intero del cimitero riardese sarebbe del tutto illegittima perchè carente dell’adeguata procedura di affidamento.
Secondo chi ha firmato l’esposto nel 2005 il sindaco, Angelo Izzo, avrebbe firmato un’ordinanza con cui si autorizzava la ditta a continuare la gestione delle lampade votive, nonostante la scadenza del contratto.
Successivamente, l’ordinanza però sarebbe stata ritirata e l’ufficio tecnico del comune avrebbe ricevuto mandato per indire gara pubblica per l’affidamento del servizio.
Dopo sei anni però nessuna gara sarebbe stata mai indetta. Ora sembra essere tutto pronto, quasi come per miracolo, per la nuova gara. Sarò la Procura ora, a chiarire ogni aspetto della vicenda.
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