L'ingresso del deposito del Consorzio Unico |
Il proprietario - che già negli anni scorsi fu costratto ad assumere posizioni simili per convincere il consorzio a pagare quanto dovuto - avrebbe deciso di chiudere il proprio deposito per solelcitare il pagamento dei canoni di fitto sospesi. Per ora l’amministrazione piedimontese sta a guardare con la sperzna che tutto rientri al pù presto; contestualmente il governo cittadino ha ordinato al Consorzio Unico di provvedere alla raccolta dei rifiuti e ha avviato la procedura per uscire dall’ente consortile. Una raccolta ferma a causa della protesta del proprietario del capannone dove sono custoditi i mezzi per la raccolta. Vincenzo Fusco, avrebbe serrato i cancelli con una catena e un catenaccio perché da sei mesi non incassa un solo centesimo del canone per il fitto della struttura. La situazione di emergenza creatasi è attribuibile esclusivamente al Consorzio Unico delle Province di Napoli e Caserta, quale gestore del servizio e per la qual cosa tutti i costi per interventi sostitutivi ivi e futuri sostenuti saranno decurtati dal canone di servizio corrente. Già negli anni scorsi,era accaduta la stessa cosa con Fusco costretto a “farsi giustizia” da solo.
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