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giovedì 3 novembre 2011
Piedimonte Matese - Sanità negata per 100mila cittadini
piedimonte matese. Sanità negata per 100mila casertani. Per i residenti dei 35 comuni compresi nell’area Matese – Alto Casertano ammalarsi è un lusso, troppo grande. Dopo la chiusura dell’ospedale di Teano resta attiva solo la struttura di Piedimonte Matese. Un ospedale che dovrebbe garantire servizi e assistenza ad una vasta zona e che invece vive frequenti criticità dalle quali scaturiscono pesanti disservizi per l’utenza. I servizi sanitari nell’Alto Casertano e nel Matese sembrano essere una chimera. I residenti, per curarsi, sono costretti a continui pellegrinaggi verso le strutture del Molise, del Lazio oppure verso il capoluogo di Terra di Lavoro. Non è bastata una sentenza del tar, confermata poi dal Consiglio di Stato, che imponeva all’Asl di incrementare i presidi e il personale sull’intero territorio. Dopo la chiusura dell’ospedale di Teano – unico in provincia di Caserta a possedere tutte le certificazioni di sicurezza previste dalle legge - si riducono ulteriormente i posti letto per la popolazione dell’Alto Casertano. Ora, è disponibile poco meno di un posto letto per ogni 1000 abitanti. La media regionale è invece di 3,2 posti letto per 1000 abitanti. Una media che sale ulteriormente per il capoluogo partenopeo.
I disagi pesano su tutti: utenti, medici e operatori. Il personale della struttura sanitaria piedimontese tenta in ogni modo di assicurare un servizio efficiente ed efficace; purtroppo le croniche carenze non permettono grossi “slanci” di ottimismo. Basta riflettere sul fatto che spesso nei reparti manca anche il sapone e la carta per lavarsi asciugarsi le mani. Il direttore della struttura, Alessandro Accinni, più volte ha chiesto ai vertici dell’Asl di intervenire per eliminare definitivamente i disagi.
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