Il sindaco Luigi Leonardo |
pietramelara. In un consiglio comunale di qualche mese fa, il consigliere comunale Andrea De Ponte, capogruppo di “Uniti per Rinascere” attaccò l’amministrazione comunale accusandola di non vigilare sull’affidamento delle gare. De Ponte annunciò, in una sala gremita, che oramai la camorra ha messo mano sui lavori pubblici a Pietramelara.
La reazione del sindaco Luigi Leonardo, alle accuse di De Ponte, fu secca: “lei, consigliere, se sa cose che riguardano la Procura, allora vada in Procura”.
Ironica, ma efficacissima, fu la replica del consigliere di minoranza: “queste figure di cui io parlo sono già state arrestate ed entrano già in diverse inchieste. Quindi la Procura già conosce quello che lei non sa”.
Questa fu la discussione in quell’assemblea; ora, prò, arrivano le inchieste della magistratura con arresti eccellenti. Nelle ordinanze emesse dalla Procura di Napoli si legge, ad esempio, che qualche impresa - che sta eseguendo lavori a Pietramelara - è espresione diretta delle maggiori e più pericolose famiglie camorristiche dell’agro aversano. Ora, quindi, quelle parole di De Ponte andrebbero rilette, dall’amministrazione comunale, nella giusta prospettiva.
La reazione del sindaco Luigi Leonardo, alle accuse di De Ponte, fu secca: “lei, consigliere, se sa cose che riguardano la Procura, allora vada in Procura”.
Ironica, ma efficacissima, fu la replica del consigliere di minoranza: “queste figure di cui io parlo sono già state arrestate ed entrano già in diverse inchieste. Quindi la Procura già conosce quello che lei non sa”.
Questa fu la discussione in quell’assemblea; ora, prò, arrivano le inchieste della magistratura con arresti eccellenti. Nelle ordinanze emesse dalla Procura di Napoli si legge, ad esempio, che qualche impresa - che sta eseguendo lavori a Pietramelara - è espresione diretta delle maggiori e più pericolose famiglie camorristiche dell’agro aversano. Ora, quindi, quelle parole di De Ponte andrebbero rilette, dall’amministrazione comunale, nella giusta prospettiva.
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