pignataro maggiore. Processo Bucciglia, i giudici del tribunale di Santa Maria Capua vetere hanno assolto l’ex sindaco di Pignataro maggiore, Giorgio Magliocca. Il pubblico ministero non ha chiesto due anni di reclusione per l’ex primo cittadino. I giudici, invece, hanno sposato la tesi del difensore, l’avvocato Mauro Iodice.La sentenza è stata di assoluzioine è stata emessa ieri pomeriggio.
Il dramma di Bucciaglia
Nel gennaio del 2008, Giuseppe Bucciaglia, quarantacinquenne dipendente comunale, angosciato delle enormi difficoltà in cui versava la sua famiglia, si cosparse di benzina e si diede fuoco. Teatro del dramma, Via Kennedy, all'ingresso del parco delle case Iacp, dove abitava con la moglie e quattro bambini. Sul posto immediatamente intervennero i vigili urbani, l'assistente sociale, i carabinieri ed una unità del 118, oltre alla protezione civile. Ad aggravare il grado delle ustioni diffuse su tutto il corpo, il fatto che al momento in cui compì il gesto Giuseppe indossava una tuta di materiale sintetico, che si è sciolse rendendo più difficile le operazioni di soccorso. Bucciaglia in passato più volte aveva minacciato di togliersi la vita. Giuseppe entro il quattro febbraio dello stesso anno doveva lasciare la casa dove vive, in seguito ad un’ordinanza di sfratto notificatagli pochi giorni prima.
Le denunce
Fu lo stesso Bucciaglia, nei mesi prima della morte, a presentare ben cinque articolate denunce in cui accusava l’allora sindaco Giorgio Magliocca di voto di scambio, falso in atto pubblico e corruzione. Il processo innescato dal rinvio a giudizio del maggio 2008, partì con la prima udienza nels ettembre dello stesso anno. Si è concluso ieri, dopo 15 udienze, con l’assoluzione dell’unico imputato. Nel processo non si è costituita alcuna parte civile.
Il dramma di Bucciaglia
Nel gennaio del 2008, Giuseppe Bucciaglia, quarantacinquenne dipendente comunale, angosciato delle enormi difficoltà in cui versava la sua famiglia, si cosparse di benzina e si diede fuoco. Teatro del dramma, Via Kennedy, all'ingresso del parco delle case Iacp, dove abitava con la moglie e quattro bambini. Sul posto immediatamente intervennero i vigili urbani, l'assistente sociale, i carabinieri ed una unità del 118, oltre alla protezione civile. Ad aggravare il grado delle ustioni diffuse su tutto il corpo, il fatto che al momento in cui compì il gesto Giuseppe indossava una tuta di materiale sintetico, che si è sciolse rendendo più difficile le operazioni di soccorso. Bucciaglia in passato più volte aveva minacciato di togliersi la vita. Giuseppe entro il quattro febbraio dello stesso anno doveva lasciare la casa dove vive, in seguito ad un’ordinanza di sfratto notificatagli pochi giorni prima.
Le denunce
Fu lo stesso Bucciaglia, nei mesi prima della morte, a presentare ben cinque articolate denunce in cui accusava l’allora sindaco Giorgio Magliocca di voto di scambio, falso in atto pubblico e corruzione. Il processo innescato dal rinvio a giudizio del maggio 2008, partì con la prima udienza nels ettembre dello stesso anno. Si è concluso ieri, dopo 15 udienze, con l’assoluzione dell’unico imputato. Nel processo non si è costituita alcuna parte civile.
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