Francesco Passaro |
pignataro maggiore. Sarebbe già stato stipulato presso un notaio l’atto per la messa in liquidazione dell’azienda municipalizzata. Scatta, quindi, ufficialmente, la fase di messa in liquidazione della Pignataro Patrimonio.
Lo scorso ottobre, fu il consiglio comunale ad approvare la messa in liquidazione della Pignataro Patrimonio; inq uella sede il sindaco Raimondo Cuccaro ha ricevuto mandato per avviare la procedura per la messa in liquidazione della municipalizzata. Era presente l’amministraziote della società, Francesco Passaro, che ha illustrato le motivazioni alla base delle scelte di riclassificazione del bilancio del 2010. Fu respinta la mozione presentata dal consigliere di opposizione, Piergiorgio Mazzuoccolo, che sostenne con un'arringa di una mezz'ora la propria tesi. Si astenne dalla votazione il consigliere Fucile. Assente il consigliere di opposizione Del Vecchio, per motivi familiari. Relativamente alle immobilizzazioni immateriali Passaro videnziò che sotto questa voce vanno raggruppate le spese sostenute per quelle iniziative (quali la costituzione e l’avviamento dell’azienda, la progettazione di servizi e/o impianti di produzione, la ricerca di nuove metodologie e/o tecnologie di produzione, la ristrutturazione degli immobili presi in affitto o di beni mobili presi a nolo, brevetti, diritti di esclusiva e così via) che non si traducono per l’azienda nell’acquisizione immediata di un bene materiale, ma hanno, comunque, un valore perché rendono possibile, nell’immediato e/o nel prossimo futuro, l’inizio delle attività aziendali e/o l’avvio di nuove produzioni e/o l’incremento della capacità produttiva dell’azienda. Secondo Passaro tra queste immobilizzazioni sarebbero stati iscritti costi che non avrebbero in alcun modo incrementato la capacità produttiva dell’azienda e che dovevano, pertanto, essere inseriti nei costi ordinari di gestione. Allo stesso modo alcuni dei costi di manutenzione degli automezzi sono stati inseriti anche i costi sostenuti per la manutenzione ordinaria degli stessi. Il cantiere sarà trasferito alla Provincia, che riassorbirà gli operai assunti prima del 2008. Tre dei lavoratori a tempo indeterminato, quindi, rischiano di perdere il posto di lavoro. Per la maggioranza si è trattato di un atto necessario per sanare.
Lo scorso ottobre, fu il consiglio comunale ad approvare la messa in liquidazione della Pignataro Patrimonio; inq uella sede il sindaco Raimondo Cuccaro ha ricevuto mandato per avviare la procedura per la messa in liquidazione della municipalizzata. Era presente l’amministraziote della società, Francesco Passaro, che ha illustrato le motivazioni alla base delle scelte di riclassificazione del bilancio del 2010. Fu respinta la mozione presentata dal consigliere di opposizione, Piergiorgio Mazzuoccolo, che sostenne con un'arringa di una mezz'ora la propria tesi. Si astenne dalla votazione il consigliere Fucile. Assente il consigliere di opposizione Del Vecchio, per motivi familiari. Relativamente alle immobilizzazioni immateriali Passaro videnziò che sotto questa voce vanno raggruppate le spese sostenute per quelle iniziative (quali la costituzione e l’avviamento dell’azienda, la progettazione di servizi e/o impianti di produzione, la ricerca di nuove metodologie e/o tecnologie di produzione, la ristrutturazione degli immobili presi in affitto o di beni mobili presi a nolo, brevetti, diritti di esclusiva e così via) che non si traducono per l’azienda nell’acquisizione immediata di un bene materiale, ma hanno, comunque, un valore perché rendono possibile, nell’immediato e/o nel prossimo futuro, l’inizio delle attività aziendali e/o l’avvio di nuove produzioni e/o l’incremento della capacità produttiva dell’azienda. Secondo Passaro tra queste immobilizzazioni sarebbero stati iscritti costi che non avrebbero in alcun modo incrementato la capacità produttiva dell’azienda e che dovevano, pertanto, essere inseriti nei costi ordinari di gestione. Allo stesso modo alcuni dei costi di manutenzione degli automezzi sono stati inseriti anche i costi sostenuti per la manutenzione ordinaria degli stessi. Il cantiere sarà trasferito alla Provincia, che riassorbirà gli operai assunti prima del 2008. Tre dei lavoratori a tempo indeterminato, quindi, rischiano di perdere il posto di lavoro. Per la maggioranza si è trattato di un atto necessario per sanare.
I timori dei lavoratori
Non vi sembra essere più alcuna certezza sui tempi entro i quali i lavoratori della Pignataro Patrimonio dovrebbero essere assorbiti dalla Gisec. Questo genera allarme fra gli addetti della municipalizzata pignatarese che tempo la chiusura della fase di messa in liquidazione, prima del possibile passaggio di cantiere. Inoltre l’eventuale passaggio di cantiere non assorbirebbe gli ultimi assunti. Ad oggi la legge prevede che l’attività inerente il ciclo integrato dei rifiuti sia affidata alle Province dal prossimo primo gennaio. Tuttavia però secondo alcune voci tutto potrebbe slittare di molti mesi e quindi questo semgra generare preoccupazione fra i lavoratori delle ditte che dovrebbero essere assorbite nella nuova struttura provinciale
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