alife. Un importante e potente imprenditore locale, durante la ristrutturazione di un fabbricato, avrebbe occupato una grossa fetta di suolo pubblico. Un’occupazione “necessaria” per realizzare gli accessi ai nuovi locali che avrebbero così acquisito utilità e valore commerciale.
Un’azione che non sarebbe sfuggita all’allora sindaco Fernando Iannelli che avrebbe conferito incarico ad un tecnico per verificare e quantificare l’occupazione del suolo pubblico.
La cattiva sorte, poi, volle che Iannelli lasciasse la valle di lacrime alifana per approdare nel regno dei cieli.
Da lassù, certamente, il beneamato sindaco starà osservando i suoi successori che sembrano aver dimenticato quella pratica. Uno spettacolo di cui probabilmente non sarà compiaciuto, considerato l’immobilismo di coloro che dovrebbero tutelare il bene pubblico.
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