La cronaca, la politica, le opinioni e le storie dell'Alto Casertano, e non solo. Leggi ed esprimi la Tua opinione, contribuisci a formare la coscienza civile, a difendere la Tua terra, a realizzare un futuro migliore per i Tuoi figli. Una libera e corretta informazione aiuta a rendere gli uomini più liberi, più consapevoli, maggiormente critici.
Cerca nel blog
giovedì 27 ottobre 2011
Castello Matese - Discarica abusiva, Fontana condannato a 8 mesi
castello matese. Discarica abusiva, Luciano fontana condannato a otto mesi di carcere e la pagamento di 9500 euro. Tutto con il beneficio della pena sospesa. E’ stato deciso ieri dal giudice del tribunale di Santa maria Capua Vetere dove il 45enne è stato processato attraverso la formula del pattegiamento.
E’ libero, quindi, l’imprenditore su di cui, però, pende un altro procedimento penale, per la stessa materia, scaturito da un sequestro eseguito ssempre dai carabinieri circa un anno fa. In caso di condanna, potrebbe perdere anche il beneficio della pena sospesa. Aveva trasformato la vecchia struttura industriale di famiglia in una discarica – abusiva – per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Aveva ammassato – in alcuni capannoni ma anche all’esterno di essi, su oltre 5mila metri quadrati, materiali di ogni tipo, anche rifiuti speciali e pericolosi. Un’attività continuata nonostante il sequestro eseguito, oltre un anno fa, dai carabinieri della compagnia del Matese e un’ordinanza del sindaco che imponeva il ripristino dei luoghi. E’ stato arrestato, ieri, per smaltimento illecito di rifiuti e violazione dei sigilli, Luciano Fontana, 45enne del posto. Una discarica nella quale Fontana – secondo l’accusa – aveva ammassato oltre cinquanta tonnellate di rifiuti. Il sequestro ricade nell’ambito di una vasta operazione predisposta dalla compagnia carabinieri di Piedimonte Matese – eseguita dai militari della Stazione di San Gregorio, Prata Sannita e Alife - con l’obiettivo di contrastare fenomeni di inquinamento ambientale nelle zone protette del Parco Regionale del Matese. Tra i rifiuti rinvenuti, carcasse e parti di veicoli, pneumatici fuori uso, batterie esauste, fusti abbandonati ed elettrodomestici in disuso, nonché altri rottami ferrosi, depositati e smaltiti senza alcun tipo di autorizzazione. Gli investigatori continuano le indagine per stabilire la provenienza dei materiali. L’operazione evidenzia la centralità del territorio matesino nello smaltimento illecito di rifiuti; la conferma arriva proprio dalle ripetute azioni attuate dai militari dell’arma; azioni che hanno condotto in carcere diverse persone e al sequestro di centinaia di quintali di rifiuti speciali.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento