camigliano. Lavori pubblici, l’uffficio tecnico finisce sotto accusa
attraverso un esposto firmato da un gruppo di professionisti. Si
rivolgono, fra gli altri, alla Procura della Repubblica, affinchè
venga fatta chiarezza sull’incasso - ritenuto indebito - della
percentuale del 2% sull’importo a base d’asta deoi lavori pubblici. Lo
permetteva una vecchia legge del 1994 superata poi successiuvamente da
correttivi che chiariscono che la somma spetta solo quando la
responsabilitò del procedimento è affidata all’esterno della struttura
burocratica dell’ente.
E’ questa la ragione alla base
della denuncia di alcuni professiniosti che ravvisano un abuuso da aprte
dell’ente comunale guidato dal sindaco Vincenzo Cenname. L’esposto è
stato inoltrato alla Procura della Repubblica, al Ministero dei Lavori
Pubblici, alla Corte dei Conti e agli ordini professionali di
categoria. “Una somma non superiore al 2% dell'importo, al netto
dell'IVA, posto a base di gara di un'opera o di un lavoro, comprensiva
anche degli oneri previdenziali e assistenziali a carico
dell’amministrazione, ripartita, per ogni singola opera o lavoro, tra
il responsabile unico del procedimento e gli incaricati della redazione
del progetto, del piano della sicurezza, della direzione dei lavori, del
collaudo, del coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione dei
lavori (direttore operativo), nonchè tra i loro collaboratori. Che il
comenso al solo RUP rientra in una percentuale da determinarsi sulla
percentuale del 2% di cui sopra, e quindi non il 2% complessivamente
come usualmente viene liquidato. Che la ripartizione del 2% di cui sopra
deve essere regolamentato da apposito Regolamento interno di ogni
singola Pubblica amministrazione, nel caso dai Comuni sotto elencati.
Accertato che è uso e costume, che l’unico dirigente dell'Utc, all’uopo
incaricati solo come rup e non progettisti interni delle opere
pubbliche, si autoliquidano illegittimamente l'intero compenso del 2% e
quindi in contrasto con quanto riporta l'art. 92 di cui sopra.
Considerato che gli ordini professionali e albi professionali non
tutelano in alcun modo i propri iscritti.
Con la presente si vuole denunciare la continua violazione dell'art. 92 ,
comma 5, del D. Lgs. 12.4.2006, n. 163 e s.m.i. ed il perpetrare
nell'emissione di Documenti illegittimi (Determine Dirigenziali) da
parte dei Dirigenti degli Uffici Tecnici dei seguenti comuni al fine di
auto liquidarsi tutto il 2% illegittimamente”.Questo il documento a
firma del comitato per la Valorizzazione delle libere professioni
composto da un nutrito gruppo di Architetti, Ingegneri e Geometri
(Liberi professionisti)
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