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mercoledì 19 ottobre 2011

Piedimonte Matese - Estorsione contro la sorella, arrestato 45enne. Voleva mille euro al mese per non bruciare il negozio di famiglia


Luigi Gallifuoco, voleva mille euro al mese dalla sorella per non bruciare il negozio di famiglia
PIEDIMONTE MATESE - Tentata estorsione alla sorella, arrestato un 45enne. Voleva mille euro al mese per non incendiare il negozio di famiglia.

 Nel corso di una vasta operazione predisposta dalla Compagnia Carabinieri di Piedimonte Matese, finalizzata a contrastare fenomeni di criminalità nell’ambito dei territori dell’alto casertano, tre persone sono state arrestate in flagranza di reato. Il primo a finire in manette è stato Luigi Gallifuoco, 45enne, pregiudicato di Piedimonte Matese, il quale al fine di farsi consegnare mensilmente una somma contante di mille euro, minacciava di incendiare un negozio di abbigliamento nel centro cittadino, di proprietà della sorella, e per lo stesso motivo minacciava di morte sia la sorella che gli anziani genitori, dicendo che li avrebbe fatti uccidere da suoi amici camorristi, se non gli avrebbero consegnato le somme mensilmente richieste. L’uomo che nel recente passato era già finito nei guai, sempre per estorsione ed altri reati, è stato arrestato in flagranza dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, proprio mentre tentava l’ennesima estorsione ai danni dei familiari. Sulla via Provinciale che collega Alife con Piedimonte Matese, i militari delle Stazioni di Alife e Prata Sannita, hanno intercettato un camion Fiat Iveco, che trasportava varie parti di veicoli precedentemente tagliati, che si sospetta possano essere di provenienza furtiva, nonché una pompa elettrica, un autoclave e altro materiale, sulla cui provenienza sono in corso ulteriori accertamenti. I responsabili, due pregiudicati napoletani, Pasquale Puorro, 27enne e Giovanni Caputo, 26enne, sono stati arrestati in flagranza di reato con l’ipotesi di reato di ricettazione e trasporto illecito di materiali inquinanti. Sia il mezzo che tutto il materiale recuperato dai Carabinieri, per un peso complessivo di oltre dieci quintali sono finiti sotto sequestro. I tre arrestati sono stati trasferiti presso la camere di sicurezza dell’Arma.

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