Il sindaco Raimondo Cuccaro |
Trattandosi però di un terreno confiscato alla criminalità organizzata, il sindaco pignatarese vuole andarci con i piedi di piombo, cercando di valutare tutte le migliori opzioni possibili per la riqualificazione di un bene che, nei fatti, è stato lasciato a marcire per anni, nonostante i finanziamenti erogati per riqualificarlo.
Intanto prende corpo l'ipotesi di un frazionamento dell'immenso podere detto "Cento Moggia", una distesa di circa 33 ettari di terreno che, fino alla fine di agosto, veniva gestita da un solo consorzio: Icaro, finito poi nell'Ordinanza che ha portato all'arresto dell'ex sindaco Magliocca per la mancata riconversione dei terreni stessi. "Stiamo cambiando ovviamente rotta, cercando di mettere a regime tutti i beni confiscati alla mafia locale - ha proseguito il sindaco Cuccaro - vorremmo concedere ai giovani delle scuole della provincia di Caserta e non solo la gestione di parte di questi terreni per la realizzazione di campus sperimentali e per lo svolgimento di fondamentali attività didattiche e di formazione professionale, oltreché lavorativa".
Si cerca addirittura di frazionare quelli più estesi per consentire ai diretti interessati una piena riconversione, fatta di produzione e non di rinvii, chiacchiere e scuse che hanno portato la situazione a questo livello di sfascio.
"C'è molto da lavorare - ha concluso Cuccaro - in appena tre mesi abbiamo messo in moto procedimenti fondamentali e utilissimi alla città che altri in otto anni non avevano nemmeno programmato.
Pignataro Maggiore ha già cambiato rotta, e con la fiducia che ci è stata accordata alle elezioni di maggio faremo cose importantissime per la rinascita di questa meravigliosa comunità civile".
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