Bartolomeo Casparrino |
C’è attesa per la prosisma udienza, nella prima decade di novembre, quando sarà davanti ai giudici Stefan Nicoleta. Sarebbe stata lei, fingendosi innamorata del bidello, a carpire tutti i suoi segreti e a vendere l’uomo alla banda che poi lo assassino durante la rapina.
Nell’udienza scorsa fu ascoltato Eduard Razvan - uno dei tre carnefici - che si difese affermando che ha partecipato alla rapina ma al momento dell’omicidio era in un’altra stanza per tenere a bada la vecchia.
L’imputato ha raccontato dettagli agghiaccianti di quella terribile notte. Il racconto è avvenuto durante l’udienza di ieri. Razvan ha spiegato la sua versione dei fatti, secondo la quale lui e un altro complice, pur presenti nell’abitazione del 50enne Bartolome Casparrino, non avrebberopreso parte in alcun modo all’omocidio. Loro, ha precisa Trinca, cercavano i soldi e tenevano a pada l’anziana madre del bidello. Ad uccidere l’uomo sarebbe stata un certo Cosmin.
Un autentico fantasma visto che non si è mai riuscito ad individuare. La prossima udienza è stata fissata fra una decina di giorni quando saranno ascoltati altri imputati. Il bidello Bartolomeo Casparrino fu uscciso per soffocamento, probabilmente con un cuscino pressato sul viso. Per legarlo e immobilizzarlointervennero almeno due persone. L’uomo lottò e tentò disperatamente di difendersi. Fu picchiato e maltrattato. L’agonia durò fra i quattro e sei minuti. Tre degli imputati sono stati già assolti durante l’udienza preliminare perchè riconosciuti innocenti. Dovranno affrontare il processo, invece, Razvan Eduard Uretu , Alexandru Onofreiciuc, Ciurea Alexandru, Nicoleta Stefan, Ionel Sandu e Romulus Trinca. Fra gli imputati, Razvan Eduard e Romulus Trinca sono gli unici ad aver confessato la partecipazione all’azione criminale. Entrambi però affermano di non aver preso parte all’omicidio perchè il loro ruolo era quello di tenere ferma la madre della vittima. Razvan, che si occupò di immobilizzare la mamma della vittima ha fornito importanti indizi per permettere di arrestare gli altri del gruppo. Per compiere materialmente la rapina, sarebbero giunti a Vairano un gruppo di connazionali. La madre del bidello - costituitasi parte civile - è difesa dall’avvocato Vincenzo Cortellessa.
Nel collegio difensivo degli imputati, figurano anche gli avvocati Ernesto De Angelis e Giuseppe Stelalto
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