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mercoledì 26 ottobre 2011

Vairano Patenora - E' arrivato l'organo, si realizza il sogno di Don Luigi

Don Luigi De Rosa
vairano patenora.  E’ arrivato ieri l’organo monumentale per la chiesa dei santi Cosma e Damiano. Ad attendere il Tir con le oltre mille vi erano tantissimi fedeli che hanno collaborato fattivamente allo scarico delal merce.
 Don L uigi De Rosa, - prete con un occhio strizzato  verso la fascia tricolore - corona il suo sogno.  L’acquisto di un organo monumentale  spacca un paese. Da un lato forti critiche, dall’altro felicità incontenibile. Al centro c’è lui: Don Luigi De Rosa che con forza difende la propria idea.  «Una chiesa senza organo è come una casa senza cucina, dove ci si arrangia a cucinare su fornelletti elettrici da campeggio: non è la soluzione migliore da offrire al Signore». Lo scrive  il  parroco di San Cosma e Damiano, in una lunga lettera indirizzata  a tutti i fedeli della frazione Scalo – nel comune di Vairano Patenora – per convincerli a contribuire  all’acquisto di un organo monumentale “necessario” per  la  faraonica struttura realizzata nel 2000.
Don Luigi, rivolgendosi alle pecorelle della parrocchia, non usa mezzi termini: «un comitato verrà a visitarvi per farvi richiesta di un congruo contributo economico per la realizzazione dell'organo, per il quale bisogna anticipare il 50% nei prossimi mesi».
Insomma, secondo Don Luigi  «l'organo aggiunge splendore alla celebrazione, favorisce la preghiera dei fedeli e innalza la loro mente a Dio». Quanto basta per aprire in città un’aspra polemica sulla vicenda. Da un lato chi sostiene il parroco e si dice già pronto a fare grossi sacrifici, economici, pur di sostenere l’iniziativa di Don Luigi. Dall’altro canto coloro che invece indicano nella carità cristiana, nella semplicità e nel sostegno ai bisognosi il miglior modo per raggiungere la luce di Dio, altro che musica. 
Il “terzo polo” di fedeli vairanese,  invece, si rende disponibili a contribuire solo se i fondi raccolti serviranno per aiutare le tante famiglie del paese le cui difficoltà sono acuite da una crisi economica sempre più grave.  Ma ormai questo apaprtiene al passato perchè Don Luigi ha vinto la sua personale sfida riuscendo in pochi a collocare l’organo monumentale nella propria chiesa. Così mentre i fedeli contribuivano allos carico dei componenti, diversi in paese auspicavano una reale discesa in campo - alle prossime comunali - di Don Luigi. Uno che quando decide una cosa sa portarla a termine in pochi mesi, unoche sa arrivare concretamente al traguardo.
Nulla a che vedere, quindi, con i soliti “politiconi” incapaci in 20 anni di rendere fruibile la circumvallazione oppure di avviare concretamente la ristrutturazione del castello e del borgo antico. Potrebbe essere, veramente, Don Luigi l’uomo giusto per  risollevare le sorti della comunità vairanese?

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