Il sindaco Angelo Di Costanzo |
alvignano. Salta il consiglio comunale. Non poteva essere diversamente, considerate le inadempienze della macchina amministrativa alvignanese. Un risultato scontato che mette in grossa difficoltà l’amministrazione comunale perchè, la mancata revoca della delibera entro i dieci giorni, potrebbe rendere la stessa efficace e quindi materializzare un confliutto di interesse che potrebbe essere oggetto di attenzione sia da parte della Procura della Repubblica che della Corte dei Conti.La delibera degli “imparentati”
Infatti il consiglio di ieri mattina doveva svolgersi esclusivamente per revocare una delibera precedentemente assunta - la numero 31- nella quale venivano riconosciuti debiti fuori bilancio a ditte imparentate con alcuni amministratori del paese. Amministratori, quindi, che al momento del voto dovevano allontanarsi dall’aula.
La “vendetta” di Di Costanzo
Davanti al verbale dei vigili urbani che accertavano l’impossibilità da parte del consigliere Sergio Romano di prendere visione degli atti, lo scorso sabato, a causa della chiusura della casa comunale, il primo cittadino Angelo Di Costanzo sembra aver attuato una autentica vendetta trasversale.
Infatti, il primo cittadino ha accusato, pubblicamente durante la breve seduta di consiglio prima che lo stesso venisse sciolto, ogni responsabilità dell’accaduto sulla dipendente Antonetta De Marco. Non solo dipendete della macchina amministrativa ma anche mamma del consigliere Sergio Romano.
Alle parole del sindaco ha replica il consigliere Domenico Bove che - testo unico degli enti locali alla mano - ha invece evidenziato come eventuali responsabilità ricadano esclusivamente sul responsabile del settore, Antonio La Vecchia, e dello stesso primo cittadino.
Le prossime mosse
Mentre il primo cittadino ha convocato, per il prossimo 26 ottobre (probabilmente con la speranza che il giorno dello storico incontro che sancì l’unità d’Italia possa portare ‘pace’ nel consiglio comunale) ilnuovo consiglio comunale, Sergio Romano sembra essere un treno in piena corsa, difficile da frenare.
Non sembra voler sentire scuse e - ulteriormente irritato per l’ingiusto attacco alla mamma - ha promesso che inoltrerà tutta l’intera documentazione agli organi competenti, evidenziando anche il protrarsi di probabili conflitti di interessi.
La spina nel fianco
Romano appare sempre più come un autentico spauracchio per l’amministrazione comunale alvignanese. Un figura sempre presente e attenta alla “vita” che si sviluppa nell’ambito della casa comunale. Sta creando numerosi “problemini” al sindaco e alla sua maggioranza.
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