capriati al volturno. Finita sotto processo con l’ accusa di truffa ai danni dello Stato per assenza ingiustificata sul posto di lavoro attraverso false certificazioni.
Ieri mattina si sarebbe dovuta celebrare una nuova udienza del procedimento penale a carico della donna, ma il Got dott. Carmela Sorgente ha rinviato la discussione in aula al prossimo mese di marzo per il prosieguo dell’istruttoria dibattimentale. La causa va, infatti, trattata da un magistrato togato. L’imputata - Valentina Nobilomo, cinquantenne e residente a Capriati al Volturno - lavora presso gli uffici di cancelleria del tribunale di Frosinone.
I fatti risalgono al mese di ottobre del 2005. Qualche mese fa, presso il palazzo di giustizia matesino, era stato escusso il maresciallo che aveva effettuato le indagini. Restano ora da sentire gli ultimi testi dell’accusa e della difesa. La donna ha affidato la propria linea difensiva, in sede di processo, nelle mani dell’avvocato di fiducia, Rocco Marcaccio. L’assenteismo non è soltanto un male “pubblico”, come spesso si è soliti etichettare. La tendenza a “dilazionate assenze” sul luogo di lavoro non sembra risparmiare neanche le aziende private. Gli assenteisti adducono principalmente motivazioni di salute, che guarda caso concentrate a ridosso dei weekend. Nonostante le apposite verifiche e sanzioni atte a tenerlo sotto controllo, in effetti, il fenomeno dell’assenteismo è una piccola "piaga" che tutti conosciamo. A quantificarlo è stato anche un recente studio condotto da Gidp Hrda. Sembra che il tasso medio di assenteismo annuale si aggiri intorno al 5,13 %. Il 79,6% delle volte i dipendenti si assentano per motivi di salute, per una durata di tre giorni nel 35,5% dei casi. Ma ben il 35% dei direttori dubita della veridicità delle motivazioni addotte. Per il 53,4% le assenze si concentrano nel week end.
Francesco Mantovani
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