piedimonte matese. Irruzione di un cittadino in muncipio. Chiedeva, disperatamente, un posto di lavoro. Voleva un aiuto per poter provvedere al sostentamento della famiglia. Alla fine, non soddisfatto dalle risposte fornite dal sindaco Vincenzo Cappello, ha sfasciato alcuni arredi della casa municipale. Intervengono prima i vigili urbani e poi i carabinieri. L’uomo - Donato C. - è stato denunciato alla Procura della Repubblica per danneggiamento
I fatti
Tutto sarebbe accaduto l’altro giorno quando un comune si presenta l’uomo che chiede di poter parlare con il primo cittadino. Dopo una breve attesa Donato viene ricevuto. L’uomo, secondo alcune indiscrezioni raccolte sul posto, appariva nervoso, poco disposto ad ascoltare le risposte e le parole di chi aveva di fronte.
Donato chiedeva al primo cittadino di Piedimonte Matese di attivarsi per cercargli un lavoro.
In pochi minuti, tuttavia la discussioni si sarebbe accesa fin quando sarebbero giunti sul posto anche i vigili urbani.
L’uomo sarebbe stato invitato a lasciare la stanza del sindaco. Donato dopo qualche tentennamento si sarebbe avviato per le scalinate che conducono in piazza Roma.
Sulla sua strada avrebbe incontrato alcune statue contro le quali avrebbe sfogato la propria rabbia abbattendole.
Successivamente sarebbe uscito dal comune, pochi minuti prima dell’arrivo dei carabinieri.
Ieri mattina, attraverso il comando dei vigili urbani, l’amministrazione piedimonte avrebbe esposto i fatti alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
La replica della moglie
Ieri, nuovo blitz in municipio da parte della moglie di Donato. La donna si sarebbe “sistemata” all’interno della stanza del sindaco rifiutandosi di uscire fin quando la sua richiesta - un lavoro per il marito - non sarebbe stata accolta. Una minaccia a cui la signora ha mantenuto fede tanto che nemmeno l’arrivo dei vigili urbani e successivamente dei carabinieri è servito per far desistere la donna dalla sua intenzione.
Solo più tardi, dopo che il sindaco ha lasciato il palazzo, la signora si sarebbe convinta a lasciare la stanza del sindaco e la sede municipale.
Un gesto disperato
Appare evidente che la disperazione dettata da una crisi economica-finanziaria possa essere stata alla base dell’azione attuata dalla coppia di coniugi piedimontesi.
Il sindaco sconvolto
Il primo cittadino, Vincenzo Cappello, sulla vicenda ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione limitandosi a dire che si sente lasciato e che potrebbe anche consegnare la fascia al Prefetto.
L’ultimo contatto con la gente
Oggi i sidnaci sono sempre più soli ad affrontare le problematiche sul territorio; rappresentatono l’unico contatto istituzionale-politico con i cittadini. I continui tagli impediscono di realizzare efficaci politiche sociali in favore delle fasce più deboli.
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