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mercoledì 13 luglio 2011
Vairano Patenora - L'assessore Enrico Di Sano, testimonia e fa condannare il suo stesso comune
vairano patenora. L’assessore Enrico Di Sano testimonia contro il suo stesso comune e lo fa condannare.
Ironia della sorte, lo stesso Di Sano aveva approvato la delibera con la quale di dava mandato all’avvocato dell’ente, Gaetano Di Nocera, di difendere il municipio nella causa avviata da Maria Pirro. Una cittadina, nella vita medico, residente nella frazione di Marzannello - la stessa in cui risiede l’assessore Di Sano - che lamentava l’allagamento dello scantinato a causa di una fogna non costruita a regola d’arte.
Una testimonianza determinante
Le parole procunciate dall’assessore Di Sano innanzi al giudice sarebbero state determinanti per la decisione finale del tribunale che ha visto il comune condannato al pagamento delle spese processuali e al rifacimento del tratto fognario in questione. Il teste Enrico Di Sano è stato l’unico a dimostrare l’allagamento dello scantinato. Pirro non avrebbe, altrimenti, potuto sostenere l’accusa. Di Sano avrebbe riferito al giudice di aver preso parte, materialmente, alle operazioni di spalamento dei liquami arrivati nella casa di Pirro a seguito dell’esondazione della condotta fognaria.
La curiosità
Una stranissima coincidenza, uno scherzo bizzarro del destino, ha voluto che il difensore della Pirro fosse l’avvocato Fernando Dell’Estate, marito della stessa dottoressa Pirro, e amico fraterno, di vecchia data, dello stesso assessore Enrico Di Sano. Sono questi i diversi aspetti curiosi di una vicenda che, proprio per queste ragioni, sta suscitando in paese diversi commenti e qualche ironia.
La sentenza
Il giudice Spezzaferri del Tribunale di S.Maria C.V., sezione distaccata di Carinola, con ordinanza del 28/6/2011, ha condannato il Comune di Vairano Patenora al rifacimento del tratto fognario di Via M. D’Azeglio di Marzanello e alle refusione delle spese e onorari per un ammontare totale di circa 5.000,00 euro. La vicenda nasce nel 2009 allorquando una cittadina di Marzanello, difesa dal marito Avvocato, chiedeva al Comune di risarcirle i danni provocati dal riflusso delle acque fognarie nel proprio seminterrato. Altresì chiedeva il rifacimento del tratto fognario antistante la sua abitazione. Il Comune dopo due anni di causa, innumerevoli atti depositati, due CTU e numerose perizie di parte depositate soccombeva malamente anche perché unico teste dell’attore, cioè il teste che ha confermato il fatto e lo sversamento fognario, è stato un assessore Comunale. Il Comune per adesso è costretto a pagare i 5000,00 euro e oltre 40 mila euro per il rifacimento della fogna.
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