pignataro maggiore. Oggi si svolgerà il riesame in favore dell’ex sindaco Giorgio Magliocca. La difesa, rappresentata dall’avvocato Filippo Trofino, tenterà di far crollare l’impianto accusatorio puntando su alcuni punti - ritenuti - deboli dell’intera vicenda. Ecco, in sintensi, alcuni passaggi della lunga memoria difensiva che sarà presentata ai giiudici del riesame. “Com’è possibile che l’insegnante Raimondo Cuccaro in data 31/7/2007 alla squadra mobile di Caserta riferisce di circostanze che nemmeno i testimoni diretti della cena EBLA dicono di aver parlato.
In pratica Cuccaro Raimondo riferisce che sia Eliseo Cuccaro che Francesco Parisi nella piazza di Pignataro Maggiore gli hanno raccontato più volte degli argomenti della cena e cioè degli appalti da affidare al clan e su come comportarsi con la gestione dei beni confiscati. Questo purtroppo per Cuccaro Raimondo (e la magistratura si è già accorta e sta indagando) va in estremo conflitto con le dichiarazioni dei due testimoni diretti alla cena i quali riferiscono .
Eliseo Cuccaro “la discussione scivolò sul discorso delle elezioni amministrative e che nessuna questione fu approfondita in quella sede. Poi aggiunge di non poter riferire in ordine ad eventuali altri argomenti affrontasi dai commensali durante le sue assenze dal tavolo perché ripetutamente si alzava con varie scuse perché un po’ imbarazzato dalla presenza del Lubrano”
Francesco Parisi “…si è parlato solo di elezioni amministrative”
La magistratura si è già accorta di questo perché il tribunale del Riesame nelle motivazioni del rigetto del riesame riferisce di non avere la certezza della cena per via delle contraddizioni del Cuccaro rispetto alle deposizioni degli unici testimoni diretti del presunto incontro.
Com’è possibile esponenti del clan del calibro di Rosa Nuvoletta o Francesco Parisi vanno a raccontare circostanze simili ad un personaggio come Raimondo Cuccaro che pubblicamente e fariseicamente è schierato contro loro stessi. Un Sindaco al servizio del clan se è funzionale agli obiettivi dello stesso certamente non va smascherato anzi è un bene da tutelare. Invece in questa strana vicenda viene messo al proscenio da esponenti mai pentiti quali Parisi Francesco , Rosa Nuvoletta ed altri. Com’è possibile che il collaboratore di Giustizia Pettrone Giuseppe nell’interrogatorio del 10/9/2010 riferisce che “Pietro Ligato sponsorizzò la candidatura del sindaco Giorgio Magliocca e fece personalmente campagna elettorale per Magliocca dispensando in prima persona il materiale elettorale” e poi scoprire che il boss Pietro Ligato era in galera e lo è stato dal 6 Ottobre 2004 fino a dopo le elezioni.
Com’è possibile che vengono addebitati al Magliocca i mancati controlli sui beni confiscati e poi scoprire che dallo stesso Magliocca sono stati commissionati ai VV.UU decine e decine di controlli sugli stessi senza che questi riportassero alcuna nota di rilievo o negativa.
Com’è possibile che in uno di questi controlli datato 7 Giugno 2007, i vigili Urbani scoprono che il terreno confiscato di Via Del Conte era condotto da tal Maisto Giuseppe e che questa conduzione viene addebitata a Magliocca e inquadrata nell’accordo del patto della cena? …per poi scoprire il contratto di fitto di quel terreno esisteva già dal 10/8/2002 e cioè tredici mesi prima del 26 Agosto 2003 e cioè quando il Comune acquisì quei beni ?
Com’è possibile che viene addebitata al Magliocca la distruzione della villa bunker di via del Conte quando in realtà dalle deposizioni raccolte dalle forze dell’ordine giunte sul posto risulta che Magliocca raggiunto presso la casa comunale autorizza la solo l’asportazione degli infissi, per poi scoprire, a scempio avvenuto, che la villa è state interamente distrutta. Pavimentazione, bagni e opere murarie e Magliocca non era nemmeno presente alle operazioni di ritiro. I centimetri di cui si parlava tempo fa si stanno sommando. Queste sono solo alcune gravi contraddizioni che saltano fuori che a breve porteranno a galla una nuova verità che metteranno in serie difficoltà alcuni personaggi della Pignataro di oggi”.
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