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giovedì 21 luglio 2011
Teano - Sert, Migliozzi fa "arrossire" i politici e i vertici dell'Asl
teano. “Esprime solo la propria ignoranza chi afferma che chiudere il sert non e' una grave perdita. Ignorare il problema significa solo affermare la propria incapacita' di contribuire allo sviluppo di una società civile”. Così il sindacalista Mario Migliozzi interviene in merito alla polemica del Sert. ”Assistiamo con disappunto alla mancanza di sensibilità delle istituzioni locali alla problematica che sta riguardando il Sert di Teano. A Piedimonte Matese per lo stesso identico problema il sindaco ha convocato una conferenza di tutti i sindaci, a Maddaloni l'intero consiglio comunale si è mobilitato convocando un consiglio comunale aperto alla cittadinanza dedicato completamente alle problematiche del Sert. A Teano l'unica voce che si è alzata da parte dell'amministrazione comunale è stata quella di limitarsi a dire che “chiudere il Sert non rappresenta una grave perdita”. Il sottoscritto in qualità di operatore del settore è convito invece che è un servizio utile e vi spiego il perché: “Il Ser.T è un servizio che ha il compito di contrastare il fenomeno della tossicodipendenza e a tal fine è fondamentale la presenza capillare di esso sul territorio. Ogni distretto deve avere un Ser.T per consentire il trattamento di un maggior numero di tossicodipendenti. 10 anni fa, quando il Ser.T di Piedimonte non esisteva, a Caserta afferivano solo 30 pazienti provenienti dal distretto citato e solo quelli che avevano a disposizione un mezzo di trasporto proprio, oggi il Ser.T di Piedimonte assiste circa 200 pazienti. La tossicodipendenza è una MALATTIA e non un vizio, pertanto ha dignità di trattamento come tante altre patologie. E’ una patologia PSICHIATRICA in quanto le sostanze determinano gravi alterazioni di sistemi neurotrasmettitoriali tali da determinare uno stato di malattia molto complesso che necessita di un intervento a 360° per poter essere compensata ( sottolineare compensata e non guarita in quanto si tratta di patologia cronica), tanto che è stata inserita nel DSM V sotto il nome di ADDICTION. Il Ser.T grazie al suo intervento multidisciplinare consente il contenimento di tale patologia: il trattamento con metadone e buprenorfina permette la stabilizzazione dei pazienti e migliora la loro qualità di vita al punto che possono lavorare e produrre e non delinquere, essere cioè attivi e attori in una società “civile” e non essere semplicemente dei parassiti (chi afferma che il Ser.T non è una grave perdita esprime la propria ignoranza del problema e la propria incapacità di contribuire allo sviluppo di una società “civile”). La stabilizzazione dei pazienti TD contribuisce a ridurre la microcriminalità, si potrebbe dire che un Ser.T sottrae mano d’opera alla criminalità organizzata. La presenza dei Ser.T in ogni distretto della ex ASL CE1, ha contribuito a contrastare patologie come epatiti e HIV al punto che possiamo vantare di non avere più ricoveri per la cura degli stadi acuti delle suddette patologie. La percentuale di contagio di HIV è dello 0,8% nella nostra popolazione dei TD (in altri territori tale percentuale arriva anche al 30% ): ciò comporta un notevole risparmio di spesa sanitaria se si considera che la terapia con inibitori delle proteasi indicata nei sieropositivi è tra le più costose. Da anni non ci sono quasi più ricoveri presso la divisioni di malattie infettive di TD con epatite B acuta in quanto abbiamo provveduto a vaccinare a tappeto tutti i nostri pazienti. Lo stesso discorso va fatto per l’epatite C: non c’è un paziente TD che non abbia fatto o che non stia facendo trattamento con interferone e ribavarina: ciò ha contribuito a ridurre il contagio e a ridurre i costi diretti e indiretti di un ricovero di pazienti con epatiti acute (circa 700 euro /die per minimo 10 giorni e non meno di due volte l’anno), e a ridurre la spesa ancora più onerosa di un trattamento di pazienti cirrotici”.
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