La cronaca, la politica, le opinioni e le storie dell'Alto Casertano, e non solo. Leggi ed esprimi la Tua opinione, contribuisci a formare la coscienza civile, a difendere la Tua terra, a realizzare un futuro migliore per i Tuoi figli. Una libera e corretta informazione aiuta a rendere gli uomini più liberi, più consapevoli, maggiormente critici.
Cerca nel blog
mercoledì 6 luglio 2011
Riardo - Dissequestrato il cantiere abusivo all'interno dell'Oasi Ferrarelle
riardo. La Procura della Repubblica concede il dissequestro del cantiere abusivo all’interno dell’oasi Ferrarelle. Un enorme scavo all’interno del bosco dei 5mila alberi - eseguito in totale difformità rispetto al progetto presentato in comune e senza alcuna norma di sicurezza - nel quale l’azienda intendeva far passare una condotta fogniaria.
Solo per il ripristino dei luoghi
Un dissequestro finalizzato unicamente al totale ripristino dei luoghi e alla rimozione dei materiali già collocati all’interno dello scavo. Così come ordinato a suo tempo anche dal comune di Riardo, un’ordinanza emessa subito dopo il sequestro operato dai carabinieri.
Vigileranno i militari dell’arma
Saranno i carabinieri della stazione di Pietramelara, competenti per territorio, a controllare l’esatta esecuzione del ripristino dei luoghi e la rimozione dei materiali già collocati all’interno dello scavo.
I denunciati
I carabinieri della stazione di Pietramelara hanno denunciato Carlo Pontecorvo in qualità di titolare del fondo; Michele Pontecorvo, in qualità di conduttore del sito; l’architetto Gabriella Frulio, direttrice dei lavori; l’ingegnere Sabina Piras, responsabile delal sicurezza; Marco Cascella, titolare della Lande srl ditta esecutrice dei lavori. Secondo gli inquirenti, le cinque persone coinvolte nei fatti, si sarebbero rese responsabili - a vario titolo - di violazioni delle norme che regolano la sicurezza sui cantieri e suoi luoghi di lavoro. Inoltre hanno contestato l’accusa di violazione dell’articolo 142 del codice penale per violazione di norme ambientali avendo eseguiti lavori in un bosco senza l’autorizzazione della Soprintendenza. Le forze dell’ordine accusano i cinque denunciati di aver violato l’articolo 734 del codice penale, per distruzione o deturpamento di bellezze naturali.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento