vairano patenora. Quando il comune ha intrapreso il giudizio contro la dottoressa Pirro sapeva di avere torto. L’assessore Enrico Di Sano, quando, in giunta, ha votato favorevolmente al conferimento dell’incarico all’avvocato dell’ente, Gaetano Di Nocera, sapeva che il problema era reale e che la cittadina aveva ragione. Sapeva, inoltre, Di Sano, che con molta probabilità sarebbe stato chiamato, dalla stessa parte lesa, a testimoniare, così come è poi avvenuto.
Quindi il comune è andanto ad affrontare un inutile giudizio, sapendo di essere poi condannato, aggravando la sua posizione con il pagamento dik ulteriori spese.
Tutto lascerebbe ipotizzare, quindi, dell’instaurazione di una lite temeraria. Una valutazione che dovrà fare il legale dell’ente viaranese che dovrà, poi, inviare gli atti alla Procura della Repubblica e a quella della Corte dei Conti.
Potrebbe andare proprio a finire così la vicenda che vede l’assessore Enrico Di Sano testimoniare contro il suo stesso comune.
Le parole procunciate dall’assessore Di Sano innanzi al giudice sarebbero state determinanti per la decisione finale del tribunale che ha visto il comune condannato al pagamento delle spese processuali e al rifacimento del tratto fognario in questione.
Il teste Enrico Di Sano è stato l’unico a dimostrare l’allagamento dello scantinato. Pirro non avrebbe, altrimenti, potuto sostenere l’accusa. Di Sano avrebbe riferito al giudice di aver preso parte, materialmente, alle operazioni di spalamento dei liquami arrivati nella casa di Pirro a seguito dell’esondazione della condotta fognaria.
Una stranissima coincidenza, uno scherzo bizzarro del destino, ha voluto che il difensore della Pirro fosse l’avvocato Fernando Dell’Estate, marito della stessa dottoressa Pirro, e amico fraterno, di vecchia data, dello stesso assessore Enrico Di Sano. Sono questi i diversi aspetti curiosi di una vicenda che, proprio per queste ragioni, sta suscitando in paese diversi commenti e qualche ironia.
Il giudice Spezzaferri del Tribunale di S.Maria C.V., sezione distaccata di Carinola, con ordinanza del 28/6/2011, ha condannato il Comune di Vairano Patenora al rifacimento del tratto fognario di Via M. D’Azeglio di Marzanello e alle refusione delle spese e onorari per un ammontare totale di circa 5.000,00 euro. La vicenda nasce nel 2009 allorquando una cittadina di Marzanello, difesa dal marito Avvocato, chiedeva al Comune di risarcirle i danni provocati dal riflusso delle acque
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