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venerdì 8 luglio 2011
Piedimonte Matese - Consorzio Sannio Alifano, il Tar respinge la sospensiva
piedimonte matese. Il Tar –Campania (prima sezione) ha negato la sospensiva per l’annullamento della delibera commissariale di proclamazione degli eletti alle elezioni del consiglio dei delegati del consorzio di bonifica.
Il decreto di rifiuto della sospensione dell’efficacia dell’atto delibera è avvenuto al termine dell’udienza svoltasi tre giorni fa presso il tribunale amministrativo.
Tra i ricorsi quello di Raffaele Ferraiuolo che chiedeva, prima di entrare nel merito delle vari questioni posti nell’ampio ricorso, l’adozione di misure cautelari monocratiche: “…non ricorrono i presupposti della estrema gravità ed urgenza per l’accoglimento della domanda cautelare” scrive il presidente della prima sezione , il magistrato Antonio Guida.
In questo procedimento si sono costituti contro il ricorso proposto il consorzio di bonifica difeso dall’avvocato Luigi Maria D’Angiolella.Sono sei i rilievi posti a fondamento del gravame davanti al Tar per l’annullamento delle elezioni effettuate dopo ben 10 anni di commissariamento straordinario sotto la guida di Lucia Ranucci tra lui quello relativo al mancato adeguamento dello statuto comunale in ordine alla composizione degli organi esecutivi e di controllo, con riferimento alll’organo di revisione contabile (l’obbligo di legge imposto dalla finanziaria 2011 stabilisce che il numero dei membri non deve essere superiore rispettivamente a cinque e a tre componenti . Le questioni di merito adesso saranno affrontate ed esaminate nell’udienza fissate a dicembre. La deputazione amministrativa è guidata dal presidente Pietro Cappella.
Il voto al Sannio Alifano, quindi, continua ad alimentare una serie di polemiche nate già nell’immediatezza del voto quando si crearono lunghissime code ai seggi. File lunghe a tal punto che costrinsero il commissario Lucia Ranucci a prorogare “fino ad esaurimento” l’apertura dei seggi. In tanti riuscirono a votare ma in tanti, anche, restarano senza voto.
Fu questo uno dei momenti maggiormenti critici dell’intera vicenda con gli sconfitti che, subito dopo lo sfoglio, chiesero l’annullamento del risultato arrivando fino al Tar.
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