piedimonte matese. Compor-tamento antisindacale, comune condannato. Dovrà reintegrare la dipendente nel suo precedente posto di lavoro e pagare le spese fissate in 1100 euro.
E’ questa la sentenza espressa dal tribunale del lavoro di Santa Maria Capua Vetere. “Dichiara anti sindacale la condotta del comune di Piedimonte Matese consistita nel trasferimento di Della Paolera Maddalena, dirigente sindacale, senza richiesta di nulla osta da parte dell'organizzazione ricorrente e per l'effetto ordina all'amministrazione di provvedere alla assegnazione della stessa nel posto precedentemente occupato; condanna il Comune di Piedimonte Matese alla rifusione, in favore del ricorrente, delle spese di lite, che liquida in euro 1.100”.
Così ha decisio il giudice Manuela Fontana che si epsressa sul ricorso presentato dal sindaco Sulpm che avversava la con disposizione di servizio del 22.2.2011, il Comune di Piedimonte Matese aveva assegnato la dipendente Della Paolcra Maddalena, dirigente sindacale presso l'ente locale, in precedenza assegnata all'ufficio elettorale, alla Biblioteca comunale, collocato in sede diversa e distante 600 mt dall'originario luogo di svolgimento della prestazione lavorativa, senza preventiva richiesta di nulla osta all'organizzazione di appartenenza; che la lavoratrice era stata già oggetto di molteplici atti datoriali impugnati innanzi all'autorità giudiziaria.
Tanto premesso assumendo il carattere ariti sindacale attuale della condotta datoriale. Si costituiva il Comune di Piedimonte Mátese che eccepiva il difetto di legittimazione attiva della sigla ricorrente in ragione dell'intervenuto scioglimento del Diccap e della successiva adesione del SULPM ad altra, confederazione. Nel merito contestava l'applicabilità del disposto dell'alt 22 sull'assunto che la biblioteca non fosse da considerare unità produttiva distinta da quella di originaria assegnazione, concludendo per il rigetto della domanda.
Il giudice ha accolto la tesi della dipendente, sostenuta dall’organizzazione sindacale.
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