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venerdì 1 luglio 2011

Sparanise - Sognava di fare l'atleta, muore a 15 anni schiacciato dal trattore del padre. Dramma in paese


SPARANISE – Sognava di diventare campione di Kick boxing, muore schiacciato dal trattore di suo padre. Francesco Rossi aveva appena quindici anni. Era nei campi di famiglia per dare una mano all’azienda del padre. Una morte avvolta ancora dal mistero perché, infatti, resta ancora da chiarire l’esatta dinamica dei fatti. Il padre, in evidente stato confusionale, avrebbe raccontato ai carabinieri di non aver visto il figlio, fermo sul ciglio di un canale e dopo averlo investito avrebbe perso il controllo del trattore che si sarebbe ribaltato schiacciando Francesco. Saranno i militari dell’arma della locale stazione a condurre le indagini che dovranno spiegare le ragioni della tragedia. Una tragedia che scuote nuovamente Sparanise dopo quella avvenuta qualche mese fa quando un 16enne finì con la moto contro un palo. Fra le varie ipotesi, gli investigatori, non trascurano che alla guida del mezzo ci fosse la stessa vittima. Il dramma si è consumato in una zona periferica – utilizzata per le colture di ortaggi e tabacco - dove Luigi, il padre, stava lavorando in sella al trattore; il figlio sarebbe arrivato e si sarebbe fermato proprio al confine fra due campi, nello stesso punto in cui insite un grosso canale per il deflusso delle acque piovane. Il 49enne impegnato in una retromarcia non si sarebbe accorto del ragazzo travolgendolo; probabilmente in preda al panico non sarebbe riuscito a fermare il mezzo che si sarebbe poi ribaltato finendo sul quindicenne. Sul luogo dell’incidente, insieme all’ambulanza del 118 e ai vigili del fuoco, sono arrivati i carabinieri, gli amministratori comunali ed tanti parenti della vittima. I pompieri hanno dovuto lavorare qualche ora prima di liberare il corpo dal mezzo agricolo. Francesco, affermano in paese, era un bravo ragazzo, una mosca bianca fra tanti suoi coetanei, uno che aiutava sempre la famiglia. Non sembrava un ragazzo dei nostri tempi, non amava le tecnologie e facebook, il suo tempo preferiva passarlo studiando o lavorando. Era uno studente modello e frequentava l’istituto professionale Marconi di Vairano Scalo dove aveva appena superato con brillanti voti il primo anno. Dotato di un fisico possente e muscoloso, aveva anche la passione per la Kick boxing, che aveva coltivato seguendo i corsi tenuti dal maestro Antonio Scialdone. Questa mattina, presso l’istituto di medicina legale di Caserta potrebbe svolgersi l’esame autoptico sul corpo del 15enne, nel pomeriggio la città accompagnerà il ragazzo nel suo ultimo viaggio. L’agricoltura, purtroppo, è ancora il settore che colpisce più duramente la vita dei lavoratori. Gli errori e le morti potrebbero essere evitati, eppure il bollettino nero in agricoltura continua con il 35% circa di tutte le morti sul lavoro rilevate nel Paese.Un risultato che non tiene conto solo delle vittime assicurate Inail, bensì di tutti gli infortuni mortali sul lavoro verificatisi nel Paese. Nella speciale classifica della "terra killer", è la Lombardia la prima in graduatoria seguita da Veneto e Trentino Alto Adige, Puglia, Abruzzo ed Emilia Romagna. Oltre il 52% degli incidenti mortali accade per colpa del trattore. Giancarlo Izzo

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