ruviano. Smaltimento illecito di rifiuti. Ex sindaco e tecnico comunale finiscono alla sbarra. Secondo l’accusa mossa dalla Procura della Repubblica sammaritana, il 61enne Giovanni Cusano e il 58enne Raffaele Marra, in concorso tra loro, rispettivamente quali primo cittadino e responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Ruviano, consentendo il deposito di rifiuti solidi urbani, nonché di ulteriori materiali ferrosi, plastici e di frigoriferi e televisori, in località Olivella presso il sito dell’impianto di depurazione delle acque reflue, effettuavano una gestione illecita di rifiuti speciali e pericolosi senza la prevista autorizzazione. Fatto accertato a Ruviano il 14 aprile del 2006.
I due uomini furono denunciati e successivamente rinviati a giudizio. Ad oggi, sono chiamati a rispondere del reato loro ascritto.
Pochi giorni fa era in programma una nuova udienza del procedimento penale a carico degli imputati presso il tribunale monocratico di Piedimonte Matese. Il giudice Celentano ha disposto il rinvio della discussione, per il prosieguo dell’istruttoria dibattimentale, fra qualche settimana. Tra pochi giorni, dunque, si tornerà nuovamente in aula per sentire altri testi di lista le cui deposizioni dovrebbero fare maggiore luce sulla vicenda. Un rinvio a breve - se messo in relazione alla lentezza del sistema giudiziario italiano - data l’importanza della causa e delle persone coinvolte. Va detto che, attualmente, l’ingegnere Marra è in servizio presso l’ente municipale di Caiazzo. L’iter processuale è seguito con molta attenzione sia nella comunità ruvianese che in quella caiatina. Francesco Mantovani
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